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Paolo Pagliaro

Attivisti di centrodestra minacciati a Lecce, Pagliaro (FdI): “La sinistra, mandante morale, chieda scusa”

La denuncia dei fratelli Gaetani ha trovato il sostegno del consigliere regionale di Fratelli d’Italia. I due giovani sarebbero stati minacciati ieri sera nell’area della movida leccese

“Un’aggressione violenta, un odio politico che si nutre della quotidiana delegittimazione del Governo del Paese e della sua leader, veleno che cova e schizza impazzito, senza neppure la scintilla di una provocazione. Questo è accaduto ieri sera nel centro storico di Lecce: due fratelli, Marco e Andrea Gaetani, cacciati dalla movida solo perché militanti di Gioventù Nazionale, “rei” di esprimere idee non allineate al pensiero politico di sinistra, che si ammanta di paroloni come libertà e democrazia ma li calpesta nei fatti. Questo è il vero “fascismo”, fascismo rosso e cieco, intollerante e prevaricante. Altro che antifascismo!”.

Inizia così il comunicato stampa diffuso da Paolo Pagliaro, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, in merito alla denuncia dei fratelli Marco e Andrea Gaetani, rispettivamente presidente di Gioventù Nazionale Lecce e vicesegretario cittadino di Fratelli d’Italia. I due attivisti hanno denunciato di essere stati minacciati e aggrediti verbalmente per la loro appartenenza politica nel centro di Lecce; il tutto sarebbe successo la scorsa notte.

“Stigmatizzo con forza questo episodio -ha dichiarati Pagliaro – e chi l’ha messo in atto e chi ne è mandante morale con il suo atteggiamento di arroganza e disprezzo ideologico degli altri. Marco e Andrea Gaetani, ragazzi pacifici, impegnati e perbene, sono stati accerchiati e aggrediti, nel silenzio connivente di chi giustifica e minimizza quando a colpire è la sua parte. La gravità di questo episodio impone una ferma condanna, un’assunzione di responsabilità politica e scuse pubbliche, per arginare un fiume di estremismo e partigianeria che rischia di tracimare e mina le basi della civile convivenza fondata sulla libertà di pensiero”.

Un pensiero che si conclude con la solidarietà ai due giovani e con la speranza che i colpevoli paghino per quanto attuato: “Auspico che le forze dell’ordine facciano luce sull’accaduto, individuando e punendo i responsabili. A chi è stato vittima di questa vile aggressione va la mia solidarietà personale e istituzionale. Lecce deve restare una città libera, dove ognuno possa esprimere le proprie idee senza paura”.

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