Continuano le polemiche sull’area mercatale, in fase di ultimazione. Sarà fruibile dopo la realizzazione di un parcheggio idro-assorbente
“2.5 i milioni di euro già spesi; 290 i giorni passati dall’ultimazione dei lavori; 330 i commercianti in attesa di sistemazione; un intero quartiere in attesa di essere finalmente liberato”. È quanto si legge sui volantini che il Partito Democratico cittadino distribuisce a Maglie da sabato scorso per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’area mercatale, non ancora fruibile.
“Il collaudo -rende noto il sindaco Antonio Fitto– non è compito dell’Amministrazione, ma dei tecnici. L’opera non è di poco conto ed evidentemente questi tempi sono necessari. Com’è stato ribadito più volte in Consiglio comunale, in ogni caso, perché la zona mercatale possa considerarsi completa è necessario che siano rispettate tutte le prescrizioni imposte dall’Autorità di Bacino, essendo quella una zona a rischio idro-geologico. Tra le prescrizioni la costruzione di un pozzo per l’assorbimento delle acque ed altre costose opere di mitigazione, che sono state già ultimate, ma soprattutto la realizzazione di un parcheggio idro-assorbente. Oggi l’Amministrazione ha reperito le risorse da destinare a quest’opera senza incidere sul bilancio comunale. I costi del parcheggio saranno a carico della società che ha vinto la gara per installare i pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali, che dovrà occuparsi della realizzazione del parcheggio stesso. Probabilmente i lavori saranno affidati alla stessa ditta che si è occupata della costruzione che insiste oggi sull’area mercatale, che conosce sia il progetto che la struttura. Ma questi sono aspetti che non riguardano l’Amministrazione, che dovrà solo verificare che l’opera sia fatta a regola d’arte. Fino a quando tutte le prescrizioni dell’Autorità di Bacino non saranno soddisfatte, i lavori non possono considerarsi ultimati e l’area mercatale non può essere aperta”.
Nel volantino si evidenzia inoltre che i commercianti “hanno lamentato le ridotte dimensioni degli stalli previsti per l’esposizione e la vendita delle merci, l’assenza di tragitti interni agevolmente percorribili in doppio senso di marcia, e quindi il potenziale rischio per l’incolumità di operatori economici ed avventori”. “Gli spazi interni -rassicura Fitto- sono stati ridisegnati per rispondere alle esigenze dei commercianti, e mi riferisco sia alle dimensioni dei corridoi interni che a quelle degli stalli. Ne avremo conferma quando effettueremo la prova pratica”.
Carla Ruggeri