Cerca

Antonio Tanza alla guida di Adusbef Italia

L’avvocato galatinese è stato nominato all’unanimità presidente di una delle più importanti associazioni nazionali per la tutela dei consumatori 

 

Era da tempo che si parlava di un avvicendamento alla guida di Adusbef, una delle più note associazioni di tutela dei consumatori e, dopo oltre 20 anni di vicepresidenza, l’importante e prestigioso incarico è ora ricoperto dall’avvocato galatinese Antonio Tanza (il secondo da sinistra nella foto), a seguito dell’assise romana del 13 maggio scorso, alla quale hanno partecipato oltre cento delegati provenienti da tutta Italia.

Nel giorno del suo trentesimo anniversario, infatti, lo storico presidente, Elio Lannutti, ha passato il testimone all’avvocato Antonio Tanza, artefice delle più importanti vittorie in tema di anatocismo ed usura bancaria: ricordiamo su tutte le tre vittorie in Corte Costituzionale (sentenza n. 425 del 17 ottobre 2000; sentenza n. 29 del 25 febbraio 2002; sentenza n. 78 del 5 aprile 2012), nonché i successi dinanzi alle Sezioni Unite delle Corte di Cassazione nel 2000 e nel 2010. Adusbef è infatti una realtà che opera a livello nazionale, e si avvale della collaborazione di professionisti di altissima caratura, in tutti gli ambiti del diritto e dell’economia, ed è spesso balzata agli onori della cronaca per i più importanti processi relativi al contenzioso contro istituti bancari e multinazionali.  

Antonio Tanza, classe 1961, è iscritto all’ordine degli Avvocati di Lecce dal 1987 ed è patrocinante presso le Magistrature superiori dal 1999. Colleghi e clienti lo identificano, oltre che per la riconosciuta competenza professionale, per uno stile sanguigno e per una passione per i papillon. L’avvocato Tanza ha difeso, con successo e presso tutte le giurisdizioni, una moltitudine di consumatori in un numero rilevantissimo di cause in tema di anatocismo bancario, usura, signoraggio, autovelox e taratura, diritto finanziario (Cirio, Parmalat, prodotti “My Way” e “For You”, Tango Bond, Lehman Brothers, ecc.), tutela della salute (tra le tante, la sentenza del Tribunale di Bari, sezione distaccata di Modugno, n. 127 del 16 novembre 2005 contro le acque minerali). Unitamente all’attività forense, ha approfondito, con numerosi convegni, studi e pubblicazioni, con l’attività di docenza a contratto in alcune Università, gli aspetti giuridici e dottrinari dei casi trattati, casi in cui la posizione del consumatore risultava più debole rispetto a controparti con maggiori disponibilità di risorse finanziarie e professionali, una potenza spesso tracotante e vessatoria, quella dei colossi e dei poteri forti delle banche, della finanza e delle assicurazioni.   

Belpaese lo ha intervistato, per parlarci dell’Adusbef e delle prospettive nella tutela dei consumatori. 

Avvocato Tanza, innanzitutto, che cosa è Adusbef?

Adusbef è l’acronimo di Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari Postali e Assicurativi. Nasce per perorare le ragioni dei cittadini, semplici consumatori, nei confronti degli istituti di credito e dei sodalizi finanziari in generale; in altre parole, si cerca di “riequilibrare le forze” tra contraenti: una parte forte economicamente e adeguatamente informata potrebbe avere gioco facile (come spesso succede) nei confronti del semplice cittadino che, magari, non ha le competenze adeguate per fronteggiare la fortissima controparte. Adusbef si offre di difendere chi, inevitabilmente, si trova ad essere “parte debole” in cause e contenziosi dove, alle volte, sono in gioco i risparmi di una vita. 

Come funziona Adusbef?

Il cittadino prende appuntamento presso le sedi sparse in tutta Italia, oppure può contattare l’associazione via e-mail; dopo aver provveduto all’iscrizione ad Adusbef, con la quale si acquisisce la qualifica di associato, da quel momento l’iscritto dispone di due anni di consulenza gratuita dove riceverà un approfondito studio della sua posizione con eventuale esame della documentazione necessaria. Ulteriori e successive spese saranno poi concordate e decise con i delegati assegnati al caso specifico. Oppure Adusbef avvia autonomamente specifiche campagne in difesa dei consumatori dove, chi ritiene di essere interessato, può aderire sottoscrivendo, ad esempio, i moduli già predisposti e disponibili sul sito web dell’Associazione 

Quali sono le materie di cui si occupa? 

Sicuramente le materie bancarie e finanziarie hanno una diffusa e consolidata rilevanza in merito all’attività svolta in questi anni da Adusbef, ma la nostra attività è creata intorno alla difesa del consumatore a 360 gradi: Adusbef copre ogni ambito in cui può essere leso il diritto e l’interesse del cittadino/consumatore, come telefonia e utenze in generale, fisco e tassazione, attenzione alle questioni ambientali e alla tutela della salute e tutti i casi in cui sono perpetrate truffe in danno dei consumatori. Adusbef monitora continuamente tutti gli ambiti, non solo del diritto, dove vi possono essere potenziali pregiudizi in danno dei consumatori anche per prevenire e garantire un’effettiva ed immediata tutela a tutti i suoi associati. 

Quali sono i più diffusi contenziosi nel Salento?

La positiva situazione del comparto turismo si scontra, purtroppo, con un Salento mortificato non solo da un punto di vista economico (e i numerosi contenziosi bancari e finanziari da un lato, l’impressionante numero di sfratti e pignoramenti dall’altro ne sono il risvolto negativo) ma duramente colpito anche sull’aspetto ambientale e nel comparto dei trasporti. Maggiore attenzione, inoltre, bisogna rivolgere ad un’azione di contrasto verso chi attenta alle nostre ricchezze, alla bellezza incantevole dei nostri paesaggi e a chi vorrebbe “colonizzarci”. 

Parliamo in conclusione di un caso specifico. Nel processo di Trani contro le più importanti agenzie di rating, si poteva prefigurare una vera e propria rivoluzione nei rapporti di informazione e di influenza che queste hanno nelle scelte di politica economica delle aziende, degli istituti bancari e dello Stato. 

Esatto! Si poteva… la Procura di Trani (unica in Italia a dare seguito al ricorso di Adusbef) aveva celermente agito ed istruito la causa grazie al prezioso lavoro dell’encomiabile pm Michele Ruggiero. I fatti e le interferenze delle agenzie di rating sulla tenuta dell’intero sistema Italia sembravano ampiamente provate e documentate ma l’Organo giudicante non ha ritenuto che si configurassero illeciti penali. Una sconfitta non per Adusbef ma per tutta l’Italia; rischiando di essere retorici, però, le sentenze vanno rispettate e ne prendiamo atto; al momento, attendiamo le motivazioni e le decisioni della Procura per eventuale appello durante il quale non mancherà l’apporto di Adusbef.

 

Vincenzo Scarpello