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Antonio Pepe sotto tiro

Il candidati sindaco preso di mira da vandali che hanno fatto irruzione nel suo comitato elettorale e in quello di Emanuele Mariano, candidato nella civica Città Libera che sostiene Pepe 
 
Atti vandalici contro il comitato elettorale del candidato sindaco del centrodestra, Antonio Pepe, e del candidato nella lista civica Città Libera, Emanuele Mariano, nella notte di sabato scorso a Noha. Le sedi messe a soqquadro con il materiale di propaganda gettato per strada, mentre tavoli e sedie sono stati ribaltati. Purtroppo, le telecamere di sorveglianze di alcune abitazioni private, limitrofe ai comitati, pare non fossero funzionanti. Sui fatti indagano le Forze dell’ordine dopo la denuncia che i diretti interessati hanno sporto contro ignoti. 
Immediata la solidarietà dei big del Pdl e del candidato sindaco del centrosinistra, Cosimo Montagna, che con un messaggio sul cellulare ha fatto conoscere il suo rincrescimento a Pepe. Mentre l’ex consigliera comunale dei Moderati e Popolari, Maria Grazia Sederino, si toglie un po’ di sassolini dalla scarpa e attacca chi utilizza i siti di informazione per fare propaganda a favore di una parte politica, ma non precisa chi sia il bersaglio della sua critica. “Sono veramente indignata per quello che si è verificato nei comitati elettorali di Antonio Pepe e di Emanuele Mariano -afferma la Sederino-. Credo che tutta la campagna denigratoria sin qui condotta nei confronti di Pepe debba finire ora e subito. Gli slogan o le vignette offensive li rispediamo al mittente che senza dubbio, per diversi motivi, può dare lezioni di “incoerenza”. Personalmente contesto le dure prese di posizione di alcuni persone che usano il loro sito solo per propagandare e difendere le idee e le azioni dei loro amichetti”. 
Solidarietà a Pepe e a Mariano anche da Galatina Altra: “Come afferma il nostro candidato sindaco, Carlo Carmine Gervasi, è bene che la campagna elettorale e, noi aggiungiamo, tutta e sempre la contesa politica, si snodi in un clima di serenità e, se possibile, dati i tempi che viviamo, anche di gioia. Ma tutti, soprattutto chi si candida alla conduzione della cosa pubblica, abbiamo il dovere di collaborare fattivamente alla creazione e al mantenimento di questo clima, informando i propri comportamenti a quel superiore senso di giustizia e di legalità cui abbiamo prima accennato e che, solo, può garantire il mantenimento della pace sociale”.
 
Maddalena Mongiò