Secondi i dati del Sunia crescono gli sfratti nel capoluogo salentino, soprattutto a causa della crisi che ormai sta investendo le famiglie e tutti i settori dell’economia
413 sfratti esecutivi e 881 ancora pendenti. Questo il bilancio della situazione esistente nella città di Lecce secondo il Sunia, il sindacato a difesa dei cittadini nell’ambito della locazione di case e appartamenti. Un bilancio a dir poco allarmante, poiché il dato si riferisce alla sola città capoluogo, a fonte di un totale di 2.916 sfratti in tutta la Puglia, che pure ha assistito a un aumento vertiginoso del numero di sfratti, pari all’1,53%, nel 2009. Come se non bastasse, il canone di locazione subisce, a ogni rinnovo del contratto, un aumento del 20%, su affitti di locali di tre o quattro vani, affitti che oscillano tra i 370 e i 450 euro mensili.
“La congiuntura economica negativa -spiegano dal Sunia- derivante dalla crisi occupazionale, sta facendo sentire i suoi effetti su tutti i settori occupazionali, in particolare nel Salento, dove si registrano, negli ultimi mesi, incrementi preoccupanti delle ore di cassa integrazione a causa della chiusura o della volontà di delocalizzare all’estero di stabilimenti industriali, con conseguenze disastrose sull’occupazione. La perdita del posto di lavoro e l’impossibilità a entrare nel mondo produttivo per i giovani in cerca di prima occupazione, impediscono di fatto di costruire qualsiasi progetto di vita, primo fra tutti il legittimo desiderio di mettere su casa, sia per i single che per le giovani coppie. Si è creato, non solo un disagio abitativo, ma soprattutto un disagio di natura economica, sociale e psicologica, che a volte sfocia anche in gesti disperati”. Secondo il Sunia, il compito di affrontare il problema spetta alle istituzioni, che dovrebbero favorire tutte le condizioni, affinché il diritto all’abitazione sia garantito. “Si resta in attesa -continuano dal Sunia- dell’emissione dei bandi per il sostegno all’affitto, considerato che la Regione Puglia ha già stanziato un importo pari a circa 27 milioni di euro per il fondo sociale, con un importo per Lecce di circa 360mila euro, da destinare alle famiglie bisognose con basso reddito”. I problemi degli affitti a Lecce non sono dunque cosa da poco. Sono dunque necessarie politiche urgenti di intervento che vadano incontro alle esigenze delle famiglie, nella speranza che la crisi economica trovi uno sbocco di risoluzione.
Angela Leucci