Dieci anni senza lo storico direttore artistico de “La Notte della Taranta”: un convegno rilancia i suoi studi sul tarantismo
A dieci anni dalla sua scomparsa, la Fondazione La Notte della Taranta e l’Università del Salento dedicano un Convegno in ricordo di Sergio Torsello, storico direttore artistico del Festival, studioso attento e scrupoloso dell’eredità del tarantismo.
L’appuntamento, intitolato “La memoria che vive. Musica e Patrimonio Culturale in Salento, tra tradizione e contemporaneità”, si terrà sabato 13 settembre, dalle 16:30, ad Alessano, città di origine di Sergio Torsello, presso la biblioteca comunale “Antonio Caloro”. L’iniziativa vuole essere non solo un omaggio alla sua figura, ma anche un’occasione di riflessione sull’attualità della ricerca sul tarantismo e sulle tradizioni orali del Salento.
Il convegno intende aprire una nuova stagione di studi, partendo dallo stato attuale della ricerca e delle fonti disponibili. Il tarantismo è stato oggetto di indagine da parte di generazioni di studiosi, a partire da “La terra del rimorso” di Ernesto De Martino, fino alle ricerche più recenti, che hanno documentato le trasformazioni di un fenomeno ormai privo di testimoni diretti.
Da questo lavoro di ricerca nacque, negli anni Settanta, il movimento della riproposta della musica popolare salentina, che ha recuperato, documentato e reinterpretato il patrimonio orale del territorio, trasformandolo da rituale terapeutico a linguaggio musicale condiviso. Grazie a quel complesso e articolato processo culturale, la pizzica ha assunto un ruolo identitario per le comunità locali, diventando patrimonio collettivo e valore condiviso, sul piano delle politiche culturali e dello sviluppo economico.
In questo percorso si inserisce la nascita de “La Notte della Taranta”, oggi tra i più importanti festival europei dedicati alla musica popolare, capace negli ultimi anni di una crescita straordinaria che ha portato nel mondo il linguaggio contemporaneo di una tradizione antica.
Nasce da qui la necessità di rilanciare gli studi, per mettere ordine nell’abbondanza di materiali e concetti già disponibili e per interpretare il presente con criteri e strumenti rinnovati. Una prospettiva che trova il suo punto di partenza negli scritti e nello sguardo libero, analitico e appassionato di Sergio Torsello, fino al 2015 studioso e testimone diretto di questa vicenda.
“Vogliamo ripartire da Sergio e dal suo rigore per rilanciare le attività di studio e ricerca della Fondazione ‘La Notte della Taranta’ – dichiara il presidente della Fondazione, Massimo Bray –. Oggi è necessario fare il punto sullo stato dell’arte della ricerca sul tarantismo e sulle sue evoluzioni. Per questo territorio significa anche ricordare cosa rappresenti la riscoperta delle tradizioni popolari, da dove nasca quello straordinario bene culturale che è ‘La Notte della Taranta’ e come si possa discutere sul suo futuro. Il rigore di Sergio, nello studio come nell’esperienza sul campo, ci ricorda che non basta una vita, e tanto meno una vita tragicamente interrotta nel pieno dell’attività, per arrivare a conclusioni definitive. Con questa iniziativa vogliamo offrire agli studiosi che in Italia e in tutto il mondo seguono gli studi sulle tradizioni popolari e ai cittadini di Alessano un’occasione di conoscenza e di confronto, grazie al lavoro del nostro Comitato scientifico e al contributo dei ricercatori coinvolti. È un impegno culturale, che sentiamo il dovere di portare avanti”.
Di seguito il programma del convegno:
Saluti di, Osvaldo Stendardo, Sindaco di Alessano, e Valentina Avantaggiato, presidente dell’Istituto Diego Carpitella
Inizio lavori ad opera del moderatore Daniela Castaldo, Musicologa dell’Università del Salento e presidente del Comitato Scientifico della Fondazione” La Notte della Taranta”.
Interverranno: Sergio Torsello, organizzatore musicale e direttore artistico; Maurizio Agamennone, Etnomusicologo dell’Università di Firenze; Sandro Cappelletto, Musicologo, critico musicale, membro del Comitato scientifico della Fondazione “La Notte della Taranta”, con la relazione “Le due anime di Sergio e la sua tela tenace”; Serena Facci, Etnomusicologa dell’Università di Roma Tor Vergata e membro del Comitato Scientifico Fondazione “La Notte della Taranta”, che realzionerà su “Il filo della tela: percorsi di una conoscenza tardiva”; Eugenio Imbriani, Antropologo dell’Università del Salento con il suo intervento “Tessere, raccogliere”.
Conclusione e saluti nelle parole di Fabio Chiriatti e Renata Nemola, coordinatori artistici Festival Itinerante “La Notte della Taranta”, il cui intervento verterà su “La tradizione che genera futuro: il Festival Itinerante ‘La Notte della Taranta’”.
Nel corso dei lavori sono previsti l’intervento musicale di Giuseppe Astore e Carlo “Canaglia” De Pascali e l’intervento coreutico di Laura Boccadamo e Andrea Caracuta.


