La storica sede della manifattura tabacchi è candidata al bando della Fondazione “Con il Sud”, che mette in palio 4 milioni di euro per il recupero e la fruibilità del patrimonio sortico del Mezzogiorno
I luoghi del nostro Salento, densi di vissuti e storia, testimoniano un passato che necessariamente deve continuare ad essere raccontato. Una di queste storie è legata al mondo del tabacco e delle tabacchine: lavoro duro e redditizio che ha permesso al territorio di arricchirsi. Questa storia dunque è legata ad un luogo e all’acronimo Acait (Azienda Cooperativa Agricola Industriale del Capo di Leuca), cooperativa costituita nel 1902 grazie all’onorevole Alfredo Codacci Pisanelli che garantì la tutela del prodotto locale e la salvaguardia dei lavoratori. Nel 1935, per volontà del governo fascista, la cooperativa venne disciolta per essere fusa nell’unico Consorzio Agrario Cooperativo di Terra d’Otranto con sede a Lecce; la decisione, per nulla gradita dai tricasini, provocò una rivolta con cinque caduti.
Dal 2002, grazie al sindaco Antonio Coppola, vi è stato un rinnovato interesse per Acait con il recupero prima della sua storia e poi della struttura attualmente utilizzata come centro culturale. Oggi il sito è tra i 15 della provincia di Lecce candidati al bando della Fondazione “Con il Sud” (ente non profit nato nel novembre 2006 dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore) dal titolo Il bene ritorna comune, un’iniziativa sperimentale per rendere fruibile il patrimonio culturale nelle regioni meridionali e creare opportunità di sviluppo, attraverso il terzo settore e le comunità locali. Il bando mette in palio 4 milioni di euro ed individuerà le migliori proposte di valorizzazione.
I beni inutilizzati messi a disposizione dagli enti pubblici e privati proprietari sono oltre 220 e pubblicati su www.ilbenetornacomune.it. Di questi 15 sono nella provincia di Lecce, tra cui il Convento dei Francescani Neri a Specchia, il palazzo Ducale di Presicce, l’ex monastero Sant’Elia di Trepuzzi; i frantoi ipogei di Gagliano del Capo; l’insediamento di Roca Nuova del XVI sec; la distilleria De Giorgi di San Cesario; la cappella della Madonna di Costantinopoli di Morciano di Leuca. Un patrimonio che merita di essere valorizzato e reso fruibile dai cittadini, ritornando, appunto, comune.
Gian Piero Personè