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Abusivismo edilizio, demolita la villa in località “Li Specchi”

Sale a 81 il numero delle costruzioni abusive demolite nell’ambito del programma messo in atto dalla Procura di Lecce 
 
Nonostante due sequestri eseguiti dall’autorità giudiziaria durante i lavori di costruzione, era stata portata a termine, arredata, abbellita e, infine, abitata: l’iter giudiziario, però, non si è fermato, e, alla fine, per la villa costruita a Racale in località “Li Specchi”, è arrivato il momento della demolizione. Dell’abitazione, sulla collinetta sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico conosciuta con il nome di “Serra”, ora non resta che un ammasso di macerie e ferro. 
La storia di quest’abitazione inizia alcuni anni fa, intorno al 2000. Un primo sequestro, al quale fece seguito una condanna, ordinava alla titolare -una donna sulla quarantina, del posto- di fermare i lavori, iniziati senza le regolari autorizzazioni. I sigilli, però, non furono rispettati, e i lavori continuarono, tanto da rendere necessario un nuovo sequestro. Anche in questo caso ci fu una violazione dei sigilli e il completamento delle opere. La casa, quindi, venne abitata dalla titolare e dai suoi due figli.
La proprietaria, tuttavia, in questi anni ha cercato di opporsi alla demolizione, presentando dei ricorsi prima al Tribunale di Casarano e poi alla Corte di Cassazione. Entrambi gli organi, però, hanno escluso qualsiasi possibilità di condono edilizio. Così il provvedimento di demolizione, emesso ancor prima che la famiglia si trasferisse nella villa, è stato inevitabile.
Le ruspe sono arrivate sulla collinetta, dalla quale è possibile ammirare i centri abitati di Racale, Alliste e Taviano, nella mattinata di sabato 5 novembre. La demolizione, terminata nella mattinata di lunedì 7, è stata eseguita sotto il controllo e la direzione del procuratore aggiunto Ennio Cillo. Ora si dovrà passare alla fase di ripristino dei luoghi, con la rimozione di tutte le macerie e la sistemazione del terreno. 
“La Procura -ha affermato il procuratore della Repubblica, Cataldo Motta– ha agito, come sempre, nel rispetto delle garanzie degli interessati, avvisati da tempo della demolizione, i quali hanno ripetutamente proposto opposizione all’esecuzione prospettando la possibilità di condono dell’opera, assolutamente escluso anche in questo caso dal Tribunale e poi anche dalla Corte di Cassazione”. Con la demolizione di questa abitazione sale a 81 il numero degli edifici demoliti nell’ambito del programma messo in atto dalla Procura di Lecce per l’abbattimento delle strutture abusive con sentenza di condanna passata in giudicato. Per l’esecuzione dei lavori la Procura si avvale della collaborazione di circa venti aziende del territorio che operano nel settore edile: a rotazione le ditte vengono incaricate di demolire gli stabili abusivi in piena sicurezza. I costi per i lavori, in questi casi, sono supportati dai Comuni in cui ricadono gli immobili, che avranno, poi, il diritto di rivalersi sui proprietari. Non è raro, comunque, che gli stessi titolari degli immobili, una volta emesso l’ordine di demolizione, provvedano autonomamente a eseguire i lavori. 
 
Pierangelo Tempesta