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A Palazzo Personè si delinea il Piano Urbanistico Generale

Annunciata una nuova fase di definizione del nuovo Pug. Numerosi i consensi (ma anche le polemiche) da parte delle forze politiche cittadine

 

Dopo mesi di silenzi, mezze parole, proposte abbozzate e mai realizzate, il Pug è tornato nuovamente alla ribalta. Secondo quanto annunciato in un recente comunicato,  “l’Amministrazione comunale di Nardò imprime un’accelerata verso la redazione del Piano Urbanistico Generale secondo le linee regionali”. Il comunicato, diramato a seguito di un incontro tecnico al quale hanno preso parte il vice-sindaco Salvatore De Vitis, l’assessore all’Urbanistica, Cosimo Caputo, il direttore generale Gianni Barchetti, l’ingegner Antonella Fiorentino ed una nutrita rappresentanza del Comitato per il Pug di Nardò, ha di fatto reso nota la convocazione a breve di una riunione di maggioranza volta a “tracciare gli indirizzi da seguire per la redazione del Piano, attraverso apposito atto deliberativo della giunta comunale”. Come si può ben capire si è ancora alle prime fasi dell’iter che porterà all’atto finale.
Nonostante ciò, non si sono lasciate attendere le polemiche, i distinguo, le prese di posizione. Da un lato il Pd e gli Uniti per Vaglio hanno tributato il loro plauso nei confronti del vicesindaco e dell’assessore all’Urbanistica, principali fautori di questo rinnovato impegno nella definizione di un piano urbanistico per la città; dall’altro, Salvatore Donadei, consigliere di Nuovocorso per Nardò, ha sottolineato come esista “un difetto di coinvolgimento della cittadinanza e delle forze politiche: se infatti il Pug nasce come strumento di pianificazione territoriale ad esso devono partecipare tutti i cittadini, le categorie produttive e i tecnici, non solo coloro che, in maniera meritoria si sono riuniti in comitato, i soli ad essere finora interlocutori dell’Amministrazione comunale”.
Come al solito dunque, a destra come a sinistra, annunci e accuse sembrano precedere qualsiasi tipo di intervento concreto nei confronti della città. La speranza dell’opinione pubblica è che questo tipo di comportamenti non incida, nuovamente, sull’iter formativo del Piano Urbanistico Generale: un documento di cui Nardò ha un urgente ed improcrastinabile bisogno.

 

Alessio Palumbo