Cerca

A Maglie la medicina si fa on line

Dall’ospedale dismesso alla nuova frontiera della telemedicina. Parte da Maglie la sperimentazione della sanità pugliese
 
Il battito del cuore monitorato 24 ore su 24. Poi il medico che ogni mattina telefona a casa per sapere come stai. E magari ti dice: “Vieni a fare oggi un controllo”. Sembrano piccolezze, eppure salvano la vita. Ecco, la telemedicina, riassunta in poche parole, è proprio questo. Ed è Maglie una delle sue capitali, assieme a Campi Salentina e Galatina, per rimanere nel Salento. 
Sono sette in tutto in Puglia i distretti sociosanitari in cui è partita la sperimentazione della Telecardiologia e della Telediabetologia. La prima prevede l’esecuzione di ecocardiogramma, il teleconsulto specialistico, il monitoraggio cardiaco e della pressione, il tutto attraverso l’utilizzo di apparecchi che vengono applicati al paziente dal personale infermieristico e rilevano tracciati elettrocardiografici, immediatamente inviati, attraverso la rete internet, alla centrale operativa. Da qui, a sua volta, in poco tempo la diagnosi arriva sul luogo in cui è presente il paziente oppure al centro ospedaliero più vicino. 
La Telediabetologia fornisce, invece, l’automisurazione della glicemia, assistita on line, sia in emergenza, quando il sistema genera allarmi che innescano procedure di urgenza, sia nella gestione quotidiana della malattia diabetica. Il risultato non è solo nello spezzare l’isolamento del malato, ma anche nella completezza e immediatezza delle informazioni, che consentono di formulare una previsione del rischio di scompenso glicemico, eliminando ogni spreco dovuto a consumi impropri. 
“Un percorso di assoluta avanguardia nel momento più critico della storia sanitaria pugliese”, l’ha definito il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. E non è un caso che la sperimentazione del progetto Nardino, che finora ha assistito 355 pazienti, parta proprio da qui. Maglie, come Campi, è tra i comuni dove il piano di riordino ospedaliero ha inciso di più. È da quelli ospedali dismessi che si doveva ripartire con qualcosa di innovativo per iniziare a dare le prime risposte al territorio. 
 
(T.C.)