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A colpi di vandalismo contro Fitto

L’azione di distruzione operata da alcuni giovani nei confronti della segreteria politica del ministro Raffaele Fitto è quasi certamente opera di teppisti. Un atto che ha i contorni della bravata, anche se sul posto è intervenuta per accertamenti la Polizia Scientifica

 

Mazze da baseball per colpire la segreteria politica del ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto. La notte tra il 29 e il 30 agosto due o forse tre vandali hanno pensato bene di lasciare il segno delle loro imprese non in un posto qualsiasi, ma attaccando la sede di riferimento del ministro Fitto in città. Una dinamica che ha quasi subito fatto escludere la matrice politica per ricondurre il tutto  ad un’azione dimostrativa da parte di ragazzi forse un po’ su di giri. Quella che in gergo si chiama una “bravata” ha comunque suscitato clamore nei cittadini anche perché avvenuta la notte seguente il quarantesimo compleanno del rappresentante del governo. Che si sia trattato di una azione teppistica lo dimostrerebbero i dettagli di quanto accaduto rilevati dalla Polizia Scientifica: i resti della mazza da baseball lasciati sul terreno con evidente riscontro delle impronte digitali e una fuga, a detta dei testimoni, precipitosa dopo l’assalto non andato a buon fine. I sei colpi inferti infatti sono stati contenuti dalla vetrata antisfondamento provocando però un frastuono così intenso da svegliare il vicinato.
La segreteria è situata presso lo stabile del civico numero 29 di via Cesare Battisti e non ha subito ulteriori danni tanto da essere riaperta già la mattina stessa. Immediate le testimonianze di solidarietà al ministro Fitto da parte del mondo politico: il primo cittadino Antonio Fitto è stato tra i primi ad escludere la matrice politica, evidenziando come si sia trattato di “un’azione occasionale visto che di solito la saracinesca che protegge il locale è chiusa. È un atto che rientra purtroppo  in un inasprimento del vandalismo che ha interessato la città”. Pari considerazioni da parte dell’assessore provinciale e nonché Coordinatore cittadino del Pdl, Ernesto Toma: “Dinanzi ad un gesto di comune delinquenza come quello consumatosi la scorsa notte ai danni della segreteria del ministro Fitto non si può che esprimere la più severa condanna e disapprovazione. Il fatto, già grave in sé perché certamente frutto di comportamenti tanto irresponsabili quanto incivili, è tanto più censurabile in quanto rivolto ad un Ministro della Repubblica che, nella sua alta funzione istituzionale, rappresenta l’intera collettività”.
L’onorevole Vincenzo Barba parla di “brutti scherzi causati dal caldo giocati a qualcuno che non trova niente di meglio da fare che distruggere, con viltà, la porta delle segreteria del nostro ministro, Raffaele Fitto, fiore all’occhiello della politica salentina e nazionale, uomo da sempre impegnato in una battaglia a difesa del nostro territorio attraverso lo strumento  del buon governo e della buona amministrazione. Niente e nessuno fiaccherà il suo entusiasmo; niente e nessuno fiaccherà il suo stacanovismo ed il suo attaccamento a nostro territorio e le sue genti”. Parole che riecheggiano quelle di un altro deputato salentino, Ugo Lisi: “Siamo certi che simili gesti siano opera di teppisti inqualificabili, ma, tuttavia, non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare l’accaduto. In questo momento mi preme rinnovare la mia solidarietà all’amico Raffaele nella certezza che, nonostante atti di questa portata, egli proseguirà con la stessa competenza, la stessa passione e lo stesso entusiasmo nella sua attività di portavoce delle istanze del nostro territorio in seno all’esecutivo di Governo”.