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A Carpignano si fa festa cullu mieru

Ritorna dal 3 al 5 settembre la tradizionale e popolare “Festa te lu Mieru”, evento atteso da salentini e turisti appassionati del buon vino
 
Com’è da tradizione ormai dal 1975, la prima domenica di settembre è il giorno della “Festa te lu Mieru” nel piccolo comune nel cuore della Grecìa Salentina. Un appuntamento che in più di trent’anni di vita è stato riconosciuto come la regina della sagre, di certo la prima delle feste non legate a ricorrenze religiose. 
Fin dalla sua prima edizione, l’Associazione organizzatrice della “Festa te lu Mieru” (oggi Onlus) si prefigge di continuare la sua tradizione, promuovere la cultura del territorio e devolvere in beneficenza i proventi derivati dalla festa stessa. L’origine di questa festa risale al 1974, quando il gruppo teatrale danese Odin Teatret del salentino Eugenio Barba scelse Carpignano come base della sua attività durante una tournèe di formazione. Nelle intenzioni di Barba, lo scambio tra le tradizioni locali di musiche e di danze con gli spettacoli del suo gruppo. Da questa idea, si improvvisò la festa de “Lu Patrunu”, musiche e balli tradizionali, prodotti tipici e soprattutto ottimo vino locale, molto abbondante in quel periodo. Il successo di quella serata convinse i cittadini di Carpignano a creare una associazione che si occupasse di organizzare una festa simile annuale e così nella prima domenica di settembre del 1975, durante le celebrazioni della Madonna delle Grazie, si svolse la prima edizione della “Sagra te lu Mieru”, che negli anni successivi divenne “Festa te lu Mieru”. 
Da allora musica, balli, gastronomia locale, ma soprattutto il vino sono i protagonisti della manifestazione simbolo della città di Carpignano. La festa, che si svolge nel borgo antico del centro griko, oltre ad imbastire tavolate di pietanze della cucina popolare e stracolmi bicchieri di vino, assicura anche buona musica e divertimento. In programma infatti venerdì 3 settembre l’esibizione de Li Cumpari e Alla Bua, sabato 4 di scena i Briganti di Terra d’Otranto e Camillorè mentre domenica 5 chiuderanno la festa il Gruppo Folk 2000 e gli Scianari.