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La Fiera di Ognissanti tra tradizione, modernità e solidarietà

Il 31 ottobre e del 1° novembre torna una delle fiere mercato più antiche del Salento, che quest’anno ha scelto di sostenere le popolazioni terremotate delle Marche 

 

Storia e attualità che si intrecciano nella Fiera di Ognissanti di Carpignano Salentino. Il tradizionale appuntamento del 31 ottobre e del 1° novembre torna anche quest’anno con un programma che presenta importanti novità, ma che si concentra sui due momenti che da sempre caratterizzano la fiera: la Sagra del bollito di maiale il 31 ottobre e la Fiera mercato mattutina del 1° novembre. Anche quest’anno verrà riservato ampio spazio alla musica, in particolare con il concerto degli Aria Corte nel corso della prima serata e quello di Giancarlo Paglialunga in quella successiva; entrambi gli spettacoli saranno aperti dal duo Paolo e Ivana. Un appuntamento che pian piano sta entrando nella tradizione dell’evento di Carpignano è la “Via del Gusto e dell’Artigianato” allestito su piazza Chironi e via Roma, che ospita nei due giorni aziende salentine operanti nei due settori; quest’anno, inoltre, questa esposizione sarà animata dai “Together”, musicisti itineranti.

Due le novità importanti di questa edizione: la prima riguarda l’inaugurazione, prevista alle ore 17.30 del 31 ottobre, che vedrà la partecipazione del gruppo storico “I Leoni d’Oria” e degli sbandieratori e musici “Città di Oria”; la seconda, invece, in collaborazione con la Pro Loco di Serrano, consiste nell’esposizione in piazzetta Giudecca delle aziende del Comune di Visso, cittadina marchigiana in provincia di Macerata e colpito dal terremoto dello scorso anno, volendo così contribuire al rilancio e alla crescita di quelle popolazioni. 

Oltre al programma, però, la Fiera di Ognissanti, organizzata col patrocinio di Isola Salento e Comune di Visso, vuole dare il massimo rilievo alla sua storia millenaria, come spiega Lucia Antonazzo, assessore comunale con delega a Cultura e Turismo: “Dal 2016 l’evento ha la doppia denominazione ‘già fiera di San Cosimo’, per raccontare come la nostra sia una fiera millenaria che un tempo si svolgeva in un’area chiamata proprio ‘San Cosimo’ e dove sorgono i ruderi di una chiesa intitolato al santo stesso. In questo modo vogliamo rilanciare l’immagine della Fiera di Ognissanti: non è solo sagra del bollito, quindi, ma anche espressione del suo aspetto storico e religioso”.

 

Alessandro Chizzini