Il recente libro del giornalista copertinese racconta secoli di storia della sua città
L’identità storica di un luogo non è una semplice dote elargita dalla natura, ma è la conseguenza di una molteplicità di episodi, ossia di una rete di interazioni tra gli individui che lo hanno vissuto, nelle sue forme cangianti, mutevoli e persino volubili. Ma cosa resta di queste forme se nessuno si assume la briga di indagare, narrare questi episodi, questi fatti, queste storie e microstorie, fornendo materiale utile, peraltro, per l’individuazione delle diverse inferenze logico-deduttive che si rispecchiano sul presente? Poco e niente. Da qui l’importanza delle pubblicazioni inerenti alla storia locale, come il recente volume “Appunti ritrovati”, scritto da Giovanni Greco, giornalista appassionato di storia, non a caso da decenni socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia e della Società Storica di Terra d’Otranto, già autore di numerose pubblicazioni sulla sua città, Copertino. L’ultimo lavoro di Greco riporta alla luce i molteplici fermenti che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la città di Copertino e, in buona parte, altre comunità di Terrà d’Otranto, ordinandoli secondo una sequenza cronologica dei contenuti, raggruppata in argomenti di carattere storico-religioso, artistico e di costume. Come spiega il professor Elio Nestola, copertinese anch’egli, si tratta di «studi di ampio respiro, sistematici e organici, su eventi e istituzioni di lunga durata, alternati ad altri scritti brevi e circoscritti nell’argomento, sempre rigorosi, che toccano singoli accadimenti, emergenze cultuali e pittoriche, profili biografici». Studi esplicitati con uno stile linguistico fruibile, come spiega sempre il professor Nestola «sia pur punteggiato da calibrate espressioni letterarie, scorrevole, o meglio ancora, e nella migliore accezione, di taglio giornalistico».
Salvatore Ciriolo
