Si chiama “Oltre lo Sport” il tema sul quale la sezione leccese del CSI incentrerà il suo nuovo programma di attività, dopo gli incoraggianti numeri della stagione appena trascorsa
152 società affiliate e 8000 tesserati. Sono solo alcuni dei numeri che continuano ad inorgoglire il CSI leccese alla conclusione della stagione 2022/2023. Un trend di crescita positiva iniziato nel 2018 quando aveva festeggiato le 100 affiliate. L’anno sportivo 2022/23 si chiude con 876 gare di campionato disputate con arbitro designato e 384 disputate con auto arbitraggio; inoltre, sono 290 le squadre partecipanti ai vari campionati ed oltre 15 le finali giocate.
“Numeri importanti, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi che rappresentano un punto di riferimento fantastico per l’intera provincia salentina”, queste le parole di Marco Calogiuri, Presidente del comitato leccese e Vicepresidente nazionale del CSI, che poi prosegue: “È il risultato di un lungo lavoro iniziato nel 2008, quando raccoglievamo un comitato con meno di 800 tesserati e 15 gruppi affiliati. Aver raggiunto i risultati attuali, soprattutto essere riusciti a ripartire dopo la pandemia da COVID-19, e aver consolidato la nostra presenza nell’intera provincia, ci fa ben sperare per il prosieguo della vita associativa del CSI a Lecce e nel Salento che andranno, spero, ben oltre le performance raggiunte. E’ evidente che siamo anche ambiziosi, e vogliamo continuare ad essere un modello per lo sport sociale continuare a liberare energie sociali”.
Calogiuri è all’ultimo anno di mandato come Presidente del CSI Lecce, che terminerà nell’autunno 2024. Insieme alla squadra del Comitato Provinciale prepara il futuro management, che già si attesta al primo posto per numeri, quantità e qualità di attività sportiva e formativa nel panorama del CSI pugliese.
La stagione 2023/2024 ruoterà al tema “Oltre lo Sport”, che si caratterizza per due importanti progettualità che vedranno il comitato provinciale del CSI impegnato e che aumentano la consueta proposta.
La prima è l’iniziativa “Il mio Campo Libero”, volta alla formazione di arbitri di calcio a 5, pallavolo, pallacanestro all’interno della Casa Circondariale di Lecce e al monitoraggio del lavoro effettuato con i detenuti. La progettualità è ammessa a finanziamento dalla Regione Puglia all’interno della misura Puglia Capitale Sociale.
“Sembrava utopia -si legge nella nota diffusa da CSI Lecce- che chi ha sbagliato sulle regole diventi arbitro sportivo facendole rispettare, invece no. Non è utopia, né un paradosso, ma è solo la voglia concreta di seminare speranza mettendo al centro la persona umana, le sue fragilità, ma anche la sua dignità, come ricorda il Patto Associativo del Centro Sportivo Italiano”.
La seconda progettualità, invece, è stata “Educare alla lettura”, (bando Cepell Centro per il libro e la lettura) che animerà l’attività sportiva, formativa e culturale del CSI Lecce. L’obiettivo è quello di realizzare e valorizzare presidi di cultura stabili, diffondere lettura e letteratura per l’infanzia anche collegati al benessere sportivo. “Coniugare lettura e sport con ASD, Oratori, Parrocchie e gruppi affiliati? Sembra impossibile, ma il CSI Lecce punta a dimostrarlo, rimanendo sempre al servizio della Comunità Educante”.