I giudici tributari hanno assolto i gestori del celebre lido salentino dall’accusa di non aver dichiarato 400mila euro
Il Samsara Beach vince contro il Fisco. A stabilirlo la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado – Sezione 02 – di Lecce, comunicata oggi, che, in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’Avv. Maurizio Villani, ha praticamente annullato gli avvisi di accertamento per gli anni 2014, 2015 e 2016 notificati alla Sabbia d’Oro srl e Soci, che gestivano il “Samsara Beach” nei suddetti anni.
In pratica, i giudici tributari di merito, esclusi piccoli costi ed il recupero di ricavi delle vendite di abbigliamento, hanno totalmente annullato i seguenti maggiori ricavi accertati dal fisco: 3.875 euro per gli eventi, 23.212 per i servizi spiaggia e 186.530 euro per pasti e bevande, per un totale di 213.616 euro.
In sostanza, secondo quanto spiegato da Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, i giudici tributari di merito, anche a seguito della riforma del processo tributario del 2022, hanno annullato quasi euro 400.000 (tra società e soci, per maggiori imposte, sanzioni ed interessi dal 2014) perché l’Agenzia delle Entrate di Lecce non ha rispettato l’onere della prova, basandosi soltanto su presunzioni prive dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, come peraltro fatto presente anche dal Consulente Tecnico D’Ufficio.
I ricorrenti, invece, hanno dimostrato e documentato tutto per cui sono stati totalmente annullati i suddetti maggiori ricavi accertati.
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