Terribile vicenda a danno di una bambina 13enne, ora seguita dai Servizi Sociali e Tribunale dei Minori
Vietava alla figlia di vivere “all’occidentale”, fino a sputarle addosso. La terribile storia arriva da Nardò, dove un 46enne algerino da anni residente nel Salento andrà a processo per maltrattamenti in famiglia L’uomo, classe 1977, imponeva alla figlia appena 13enne – nata dal matrimonio con l’attuale ex moglie, una 52enne neretina – obblighi e divieti a suo dire finalizzati al rispetto della religione musulmana.
A protezione della piccola è dovuto intervenire il Tribunale per i minori. Un terribile elenco di “prescrizioni” imposte dall’uomo: no assoluto a uscire di casa da sola, niente supermercati, nessun incontro con i coetanei, divieto di indossare jeans strappati, no alimentazione a base di carne di maiale. L’uomo per “farsi sentire” macinava rabbia e improperi, rivolgendo alla figlia offese e persino sputi. Si presentava sotto casa dell’ex moglie ubriaco pretendendo di vedere la bambina (nel frattempo affidata in via esclusiva alla madre), spaventando anche gli amici di lei.
Il servizio sanitario di Neuropsichiatria infantile ha rilevato per la ragazzina uno “stato d’ansia e sindrome depressiva”. Per questo la minore è stata presa in carico dai Servizi Sociali in collaborazione con centro famiglia e servizio di Neuropsichiatria infantile. L’incidente probatorio si è tenuto martedì 14 marzo davanti al giudice Marcelllo Rizzo e alla pm Rosaria Petrolo. L’uomo, difeso dall’avvocato Ezio Maria Tarantino, è attualmente indagato per maltrattamenti in famiglia a carico di figlia ed ex moglie.
Proprio da quest’ultima sono partite le indagini, con una denuncia presentata lo scorso 16 settembre presso la caserma dei Carabinieri di Nardò. Ai militari la donna ha raccontato che dopo il divorzio l’ex marito si presentava da lei sotto l’effetto di alcol, rimproverandola delle libertà concesse alla figlia. Il Tribunale per i Minori ha così emesso ad ottobre nei confronti dell’uomo un divieto di avvicinamento all’ex moglie e alla figlia, sospendendolo dalla responsabilità genitoriale. Curatrice speciale della ragazza è stata nominata l’avvocata Stefania Mercaldi che si costituirà parte civile con il collega Dario Congedo.