Il lungomare della marina leccese ha cambiato letteralmente volto grazie ai murales realizzati da un gruppo di artisti internazionali che hanno partecipato al “Festival Oltremare”
La Marina di San Cataldo si colora di arte e torna alla ribalta internazionale grazie ai murales di un gruppo multietnico di giovani artisti. Quaranta artisti hanno partecipato nella scorsa settimana al “Festival Oltremare – Zona temporanea delle arti urbane”. L’evento, interamente autofinanziato, è stato ideato dal laboratorio e spazio espositivo leccese 167B Street e dall’organizzazione milanese Artkademy, con il patrocinio del Comune di Lecce che ha fornito ospitalità a tutti gli artisti presso l’Ostello del Sole proprio a San Cataldo.
I protagonisti della manifestazione, provenienti non solo dal territorio pugliese, ma anche da tutta Italia e da Spagna, Albania e Sud America, si sono riuniti per ridipingere un edificio fatiscente sul lungomare della marina leccese, in via Amerigo Vespucci. Ma non solo, alcuni di loro hanno invaso altri spazi, come l’antico molo di Adriano, che sorgono vicino al faro, anch’essi in stato di abbandono. Sul muro del rudere romano, è apparsa la figura di un bambino dallo sguardo assorto, con un ramoscello di ulivo, emblema di pace, ed opera di Bifido, artista casertana.
Volevano riportare l’attenzione su questa parte di costa adriatica e ci sono riusciti; proprio davanti al mare, gli artisti hanno messo sotto gli occhi di tutti un grande racconto per immagini. Alcuni di loro hanno descritto ciò che hanno percepito del Salento, altri hanno voluto rappresentare determinate tematiche o personaggi: come il musicista Bruno Petrachi ritratto da Chekos’art; il presidente del Burkina Faso Thomas Sankara e un San Francesco con bomboletta spray e angry bird, raffigurati da Biodpi; il Bob Marley di Noire. “Al di là delle singole storie trattate e dei singoli artisti, prevale l’idea di un lavoro a carattere collettivo -ha dichiarato NemO’s, autore di un grande murale sulla Tap (nella foto)- e le opere sembrano integrarsi tra loro in una ideale unione”.
Come la scritta disegnata da Ache77 lungo tutto il balcone e il terrazzo dell’edificio (1+1=1) che campeggia sulla gigantesca immagine del bacio tra due ragazzi di diverse culture: un messaggio di speranza per l’Europa ed il Mediterraneo.
Clara Scarciglia