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Il Consiglio dei grandi assenti

Mentre il centrodestra diserta per protesta la proclamazione degli eletti, Mauro Giliberti rinuncia al ruolo di presidente del Consiglio comunale offerto da Carlo Salvemini 

 

La proclamazione degli eletti in Consiglio comunale di lunedì scorso ha registrato l’assenza degli esponenti del centrodestra leccese. Un fatto questo prevedibile, come prevedibile era anche il dissenso degli stessi nei riguardi della decisione dell’Ufficio elettorale, presieduto dal giudice Alcide Maritati, di attribuire il premio di maggioranza alla coalizione che fa capo al neo primo cittadino Carlo Salvemini. Intanto i “grandi assenti” preparano le armi per portare la battaglia anche in Parlamento: nel corso di un incontro convocato presso l’Hotel Tiziano, eletti e non eletti del centrodestra hanno dichiarato l’intenzione di portare a Roma le loro ragioni, affidando nel contempo ad un team di avvocati di fiducia il compito di redigere il ricorso da presentare al Tar. Nella stessa occasione i consiglieri di centrodestra hanno dischiarato l’intenzione di presenziare alle sedute dell’Assise, ma di non prendere parte alle discussioni e di asterranno dalle operazioni di voto in segno di protesta fina a che il Tribunale amministrativo o il Parlamento si esprimeranno sulla vicenda.

Un clima non facile dunque per Salvemini, il quale ha pensato bene di gettare acqua sul fuoco offrendo all’ex rivale Mauro Giliberti il ruolo di presidente del Consiglio comunale, proposta che tuttavia è stata gentilmente rifiutata dal diretto interessato che, in una lettera indirizzata proprio a Salvemini, ha così motivato la sua scelta: “L’offerta dell’incarico è stato un gesto elegante e giusto, visto che al primo turno la mia coalizione ha conseguito un risultato importante, ma l’onestà intellettuale e la lettura serena della norma mi impongono di considerare il fatto che la mia coalizione aveva già conseguito il 50% al primo turno. La vicenda avrà un suo corso nelle aule della giustizia amministrativa, in cui ripongo piena fiducia. Farò il semplice consigliere comunale di opposizione, ti assicuro lealtà nel mio agire e ti ringrazio comunque per la proposta, di cui ho colto lo spirito”. 

Il primo cittadino ha affidato a Facebook la replica alla lettera di Giliberti, non nascondendo la sua delusione per la rinuncia alla sua offerta: “Declinare cortesemente questo invito a siglare un patto di collaborazione istituzionale -scrive Salvemini-, pur nella differenza dei ruoli che il voto popolare ci ha assegnato, la considero un’occasione perduta. Il diritto di tutelare nelle sedi giurisdizionali interessi che si reputano violati andava distinto dal dovere di rispettare le istituzioni e ciò che esse rappresentano. Così non è stato, purtroppo”. 

Foto di Claudia De Blasi