Tra conferme, ribaltoni e polemiche il centrodestra è al comando nella maggioranza dei Comuni leccesi dove si è votato. A Lecce, Casarano, Galatina, Galatone e Tricase si torna a votare il 25 giugno per i ballottaggi
Sono stati 255.126 i cittadini che lo scorso 11 giugno sono stati chiamati alle urne per rinnovare 20 Consigli comunali della provincia di Lecce. I giochi sono stati chiusi in 15 Comuni, quelli con una popolazione inferiore ai 15mila abitanti; per Casarano, Galatina, Galatone, Tricase e Lecce (per quest’ultima potrete trovare un approfondimento nelle prossime pagine) occorre invece aspettare il prossimo 25 giugno.
Tra gli aspetti principali, e forse piuttosto sorprendenti, che ha registrato questa tornata elettorale c’è il tracollo del Movimento 5 Stelle: percentuali di preferenza molto basse quelle che i salentini hanno assegnato allo schieramento di Beppe Grillo, lì dove si è candidato, confermando anche quello che è il dato nazionale. Come accade spesso nelle elezioni amministrative di piccole realtà comunali, i candidati si presentano sotto il simbolo di liste civiche, che solo a volte sono espressioni di movimenti o partiti politici. In provincia di Lecce si è così assistito ad una sostanziale vittoria del centrodestra, che si è imposto in quattro dei cinque Comuni che andranno al ballottaggio (solo a Galatina il centrosinistra è in vantaggio, sfruttando anche i disaccordi esistenti nella coalizione rivale, che ha presentato ben 4 candidati alla carica di sindaco) e nella maggior parte delle altre realtà chiamate al voto. Il centrodestra si è infatti imposto a Scorrano (Guido Stefanelli), San Cassiano (Gabriele Petracca), Ortelle (Francesco Rausa), San Cesario (Fernando Coppola), Ruffano (Antonio Cavallo), Salice Salentino (Tonino Rosato), Matino (Giorgio Toma) e Castro (Luigi Fersini); al centrosinistra sono invece andati i comuni di Leverano (Marcello Rolli), Melendugno (Marco Potì), Aradeo (Luigi Arcuti), Racale (Donato Metallo) e Castrignano de’ Greci (Roberto Casaluci); possono invece essere considerate espressione civiche le vittorie a Guagnano di Dino Sorrento e a Otranto di Pierpaolo Cariddi.
Confermati i sindaci di Ortelle, Racale, San Cassiano e Melendugno, mentre è nel segno della continuità l’esito di Otranto, che ha scelto il fratello del primo cittadino uscente. Non confermati, invece, i primi cittadini di Leverano e Castro. Interessante l’esito di San Cesario, dove 7 dei 12 nuovi consiglieri comunali saranno donne e dove si è imposto il centrodestra dopo 25 anni di amministrazione di centrosinistra; opposto, invece, il cammino di Aradeo, dove il centrosinistra ha interrotto 20 anni di governo di centrodestra. La vittoria più netta è stata quella registrata a Racale (81% per Donato Metallo), mentre serrate sono state le sfide di Castrignano de’ Greci (25 voti di scarto) e, soprattutto, quella di Castro; nel comune costiero salentino il sindaco uscente Alfonso Capraro ha perso per soli 4 voti, ma è polemica; nella sezione n.1, infatti, il numero delle schede scrutinate è stato superiore di due unità al numero dei votanti registrati; un episodio su cui il candidato sconfitto vuole fare chiarezza.
CASARANO – Stefàno contro Memmi
Il sindaco uscente, Giovanni Stefàno, candidato di una coalizione di centrodestra, ha ottenuto il 46,38% delle preferenze, pari a 5.473 voti, mentre Mauro Angelo Memmi, esponente del centrosinistra si è fermato al 28,48%, corrispondente a 3.361 preferenze. Un distacco tutt’altro che indifferente, ma che non consente a Stefàno di ricevere l’immediata riconferma dell’incarico; sarà quindi il ballottaggio tra il primo cittadino attuale e Memmi a decretare chi guiderà la prossima legislatura di Casarano. Molto più distanti gli altri due candidati: il rappresentante del Movimento 5 Stelle, Enrico Giuranno, ha raccolto il 13,95% dei voti validi (corrispondenti a 1.647), mentre Rocco Emanuele Legittimo, alla guida di tre liste civiche, si è fermato all’11,16% (pari a 1.317 voti).
GALATINA – De Pascalis contro Amante
Gianpiero De Pascalis, candidato per il centrodestra, e Marcello Pasquale Amante, sostenuto da una coalizione di liste civiche, saranno coloro che si contenderanno la poltrona di sindaco il 25 giugno: il primo è stato il più suffragato con il 37,22% dei voti, mentre il secondo è stato rappresentato dal 21,68%. La carica di primo cittadino di Galatina era però ambita anche da ben altri quattro candidati. Il centrosinistra era rappresentato da Paola Carrozzini, la quale non è però andata oltre il 12,71% delle preferenze; delusione anche per Paolo Pulli, candidato del Movimento 5 Stelle che si è fermato al 10,90%; fuori dai giochi anche Roberta Forte e Daniela Sindaco, sostenute da due poli civici, che hanno invece ottenuto rispettivamente il 9,43% e l’8,04%.
GALATONE – Filoni contro Nisi
Il più suffragato è stato Flavio Filoni, esponente del centrosinistra che è stato premiato con il 41,27% delle schede valide, corrispondente a 4.152 voti, mentre il sindaco uscente Livio Nisi, rappresentante di centrodestra, ha raccolto il 30,92%, pari 3.111 preferenze: saranno quindi loro due i contendenti al ballottaggio. Molto più staccati gli altri candidati: Giovanni Alemanno, sostenuto da un gruppo di liste civiche, è stato scelto dal 9,48% (954 voti), mentre Sebastiano Zenobini, a capo di uno schieramento civico, ha ricevuto il 6,25% (629 preferenze); Claudio Botrugno, candidato di FI, si è fermato al 5,38% (542 schede valide); infine, Franco Miceli e Salvatore Bruno, anch’essi sostenuti da due poli civici, hanno ottenuto rispettivamente il 4,23% (426 voti) e il 2,44% (246 voti).
TRICASE – Chiuri contro Dell’Abate
Il più suffragato è stato Carlo Chiuri, candidato di un gruppo di liste di centrodestra che ha ottenuto il 43,66% delle preferenze (4.605 voti); a sfidarlo al ballottaggio tra una settimana circa sarò Fernando Dell’Abate, esponente del centrosinistra che è stato premiato dal 20,26% (2.137 preferenze). La competizione ha visto la partecipazione di altri tre candidati: Maria Assunta Panico, sostenuta da due liste civiche, ha raccolto il 16,51% dei suffragi (1.742 schede valide), e non molto lontano è stato il risultato di Francesca Sodero del Movimento 5 Stelle, che non ha superato il 14,13% (1.491 voti); il meno suffragato è stato invece Sergio Fracasso, candidato di un movimento di sinistra votato dal 5,40% dei cittadini aventi diritto (570 preferenze).
Alessandro Chizzini