Dal Dipartimento di prevenzione arrivano rassicurazioni in seguito al caso di una giovane madre nel cui latte sono state rilevate tracce della sostanza inquinante
Da tempo siamo abituati a sentire notizie allarmanti provenienti dal territorio di Galatina, connesse in genere all’inquinamento atmosferico e alla mortalità a seguito di malattie ad esso connesse. Questa volta la notizia che ha fatto scalpore è quella del ritrovamento di tracce di diossina nel latte materno di una giovane mamma e in una fontana pubblica, fatto noto a cavallo di Pasqua in seguito alla diffusione dei risultati delle analisi eseguite dal laboratorio Re.Chem.An. di San Pietro Vernotico su commissione di cittadini e associazioni del territorio.
Nei giorni scorsi è arrivata la replica Dipartimento di Prevenzione della Asl di Lecce: “Non c’è alcun allarme-diossina a Galatina: le mamme possono allattare i loro figli tranquillamente”. Secondo i sanitari, infatti, il riscontro di tracce di diossine in un singolo soggetto è indicativo unicamente di esposizioni individuali per via principalmente alimentare, non potendo in alcun modo rappresentare un indicatore di rischio di popolazione o di contaminazione del territorio. Inoltre, le concentrazioni di diossine e PCB segnalate sono notevolmente inferiori rispetto ai valori riscontrati nei principali studi internazionali e nazionali. Infine, i valori rilevati sono più bassi (dell’ordine di 1:20) rispetto al limite che l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha fissato per l’allattamento al seno, ossia 20 pg per un neonato di 5 kg di peso corporeo. Analoga rassicurazione è stata fatta per il riscontro di tracce di contaminanti nell’acqua della fontana sottoposta ad analisi: nessun tipo di sforamento, come peraltro evidenziato dallo stesso laboratorio nel rapporto conclusivo, ma nemmeno nessun pericolo per la salute.
“Stiamo lavorando -afferma Giovanni De Filippis, direttore del Dipartimento di Prevenzione Asl Lecce- per garantire alla cittadinanza tutte le informazioni sullo stato dell’aria, dell’acqua e del suolo per i necessari interventi di prevenzione e intendiamo continuare a farlo dialogando con i cittadini e accogliendone i contributi”.