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Quando il gioco si fa duro, Betitaly inizia a giocare

Rientrate a casa con tre punti dopo una prestazione spettacolare, le atlete rossoblù si preparano ad affrontare in casa l’Altino 

 

L’esordio agrodolce in casa contro le siciliane del Castelvetrano, che fruttò un solo punto, doveva essere a tutti i costi cancellato con una prestazione di grande intensità agonistica. I chilometri per arrivare a Scafati, quindi, dovevano essere un momento di raccoglimento per mettere a fuoco l’obiettivo prioritario e impegnare ogni energia per non lasciarselo sfuggire. Ne è scaturito un capolavoro, il cui merito è in primis delle atlete rossoblù, con un prestazione intrisa di carattere, grinta, cattiveria, determinazione e cinismo, ma è doveroso riconoscere anche l’eccelsa regia di mister Emiliano Giandomenico, il cui carico di adrenalina che dimostra in ogni gara fino all’ultimo respiro è veramente impressionante. 

Non si poteva e non si doveva sbagliare. Così è stato. Il primo set ha segnato un impressionante strapotere rossoblù. Le padrone di casa hanno alzato bandiera bianca a quota 14, lasciando le salentine a prendere il parquet fin dalle prime battute. Il resto ha avuto il nome della bergamasca Stefania Corna, sempre immensa a muro, Fabiola “Bomb” Ferro, indomabile in banda, e della premiata ditta Kostadinova-Colarusso. Nei due giochi successivi le campane hanno cercato di fortificare la fase avanzata per rendersi pericolose. Nulla da fare. Il Maglie rompeva con facilità gli argini e prendeva a fucilate la difesa dello Scafati. Mai in discussione, quindi, il risultato: il muro restava insuperabile, Sofia “Tyson” Turlà ricamava con maestria e grazia, capitan Kostadinova faceva appello al DNA per sfondare, Russo-Colarusso-Ferro si divertivano a prendere di mira il bagher delle locali. Finiva dopo un’ora e mezzo. Tutto così, in scioltezza, per mostrare che la débâcle contro il Castelvetrano era solo una buccia di banana. 

Il giorno dopo la classifica fa scorgere la Betitaly ad un punto dalla vetta, da quel Marsala che come ogni anno mette apprensione, ed è una bella suggestione. Intanto serve godersi una grande prestazione, come lo stesso tecnico magliese sottolinea: “È stata una gara dove abbiamo fatto noi l’andatura. Le ragazze sono state brave ad eseguire il compito tattico con precisione e puntualità. E poi nel reagire con carattere nei momenti di difficoltà dove Scafati si rifaceva sotto”. Visione chiara e puntuale, come sempre, e aggiunge: “Nel primo set ci siamo trovati contro un sestetto molto diverso di quello che avevamo studiato, ma siamo stati bravi ad adattarci velocemente senza andare nel panico. La sconfitta con il Castelvetrano ci ha insegnato molto. So di avere giocatrici intelligenti”. 

E andando al prossimo impegno: “La sfida con Altino si preannuncia molto stimolante perché affrontiamo una squadra molto competitiva e perché abbiamo la volontà di regalare una grande prestazione al nostro pubblico”. Un ultimo acuto prima di concludere: “vi confesso che giocare in trasferta con i nostri tifosi che ci sostengono dall’inizio alla fine è veramente un’arma in più”. Una sfida tutta da gustare quella contro l’Altino, che occupa insieme al Maglie la seconda posizione (domenica 6 novembre – ore 18). Serve spazio in classifica per le magliesi, quindi quale migliore occasione che uno sgambetto alle abruzzesi. La carica dagli spalti anche in questa occasione potrà avere un peso determinante, in un Palabetitaly nel quale pubblico e squadra talvolta sanno diventare un’unica entità.     

 

Francesco Paglialonga – foto di Mauro Pablo Tridici