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Andrea Caroppo: “Sicurezza e qualità del servizio le priorità per le FSE”

Il capogruppo regionale di Forza Italia auspica che la Regione possa individuare altri soggetti in grado di offrire ai cittadini un servizio all’altezza delle aspettative 

 

Le Ferrovie del Sud Est, e più in generale il servizio dei trasporti locali, sono da anni al centro dell’attività amministrativa del consigliere regionale salentino Andrea Caroppo. Il capogruppo di Forza Italia interviene sulle vicende che ormai da mesi caratterizzano la società di trasporti pugliesi, anche alla luce del disastro ferroviario che si è verificato tra Andria e Corato.

Caroppo, cosa ha pensato dopo il recente disastro ferroviario del 12 luglio scorso?

Un incidente che ha coinvolto la migliore società di trasporti privata della Puglia e che spesso ho preso come esempio da seguire per il nostro territorio. Ho pensato che molte tratte pugliesi, anche nazionali, viaggiano sul binario unico, che nel Salento è addirittura la regola. Un problema atavico della Puglia, che è già terra marginale e lo è ancora di più a causa dei mancati investimenti.

Qual è ora la questione più urgente da affrontare per le Ferrovie del Sud Est?

Al di là del futuro assetto societario dell’azienda, con la cessione a FS e ai privati, l’aspetto principale riguarda ciò che sta più a cuore ai cittadini, cioè la qualità del servizio. La Regione Puglia, d’altronde, affida il servizio alle FSE con un contratto annuo di 130milioni di euro, denaro proveniente dai cittadini pugliesi. Questo è l’assunto attraverso il quale ho sempre cercato di convincere l’ente regionale che la questione principale da affrontare è la qualità di un servizio erogato, che ormai agli occhi di tutti si è rivelata pessima. E così oggi abbiamo una società con 350milioni di debiti e che ha rappresentato in maniera trasversale una mucca da mungere.

Come si può quindi migliorare la qualità dei trasporti locali? 

Auspico che la Regione Puglia segua l’esempio di altre realtà italiane e quanto propone anche la legge, cioè l’apertura di un confronto con altri soggetti che, mantenendo il carattere pubblico del servizio, possano mettere al centro della propria attività l’eccellenza dello stesso. Con 130milioni di euro sarebbe facile individuare un nuovo operatore che possa svolgere al meglio il contratto di servizio e, infatti, non sono stati poche le società private che hanno mostrato interesse ad incorporare le FSE. Ritengo poi fondamentale e strategica la realizzazione di un collegamento diretto dell’aeroporto di Brindisi con la linea ferroviaria, come è stato fatto a Bari, e con le principali località salentine. 

 

Alessandro Chizzini