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Un Natale a ritmo di musica

Tra pop-rock ed elettronica, ritmiche balcaniche, jazz e la barberìa, sono tante le produzioni discografiche di artisti salentini 

 

Aria di Natale, aria di regali e quale occasione migliore per mettere sotto l’albero una delle nuove produzioni discografiche “made in Salento”? E non c’è che l’imbarazzo della scelta. Come Baluardo (11/8 Records, Distribuzione Goodfellas), il quarto album di Opa Cupa, l’esplosiva band guidata da Cesare Dell’Anna (il 31 dicembre in concerto a Lecce). Diciassette brani tra originali, riletture di pezzi tradizionali e due dediche: Etam Hozic in memoria di Aidan Hozic, straordinario musicista scomparso da pochi anni che ha fatto parte, fra le varie formazioni in cui ha suonato, anche del nucleo iniziale di Opa Cupa, quello indimenticabile di Contrada Tangano per chi si ricorda, e You know I’m no good di Amy Winehouse, che Dell’Anna miscela con sonorità salentino-balcaniche, secondo lo stile che lo contraddistingue da sempre. 

In arrivo per Natale anche Wailing (Pirames International), il primo album dei Moods, ovvero Stefano Scuro (voce, chitarra), Antonio “Dema” De Marianis (batteria), Errico “Ruspa” Carcagni (synth, programmazioni elettroniche) e Dario Ancona (basso). Il titolo, che significa “pianto”, è un richiamo al vagito primordiale del neonato, il primo suono emesso che dà inizio alla vita. Allo stesso modo, questo primo album dei Moods inaugura una nuova vita artistica dei quattro musicisti, tutti con alle spalle significative esperienze sulla scena musicale salentina e non solo. L’album contiene undici brani inediti in cui la band mescola abilmente il pop-rock all’elettronica, un fil rouge che si ritrova in tutto il lavoro e che è movimentato da incursioni drum’n’bass, techno, step e un po’ di sperimentazione. Tutti i brani sono stati scritti da Scuro-Carcagni-De Marianis, arrangiati e prodotti al “CascinaDema” studio e mixati da Thomas Salvador negli studi della 11/8 Records. Il mastering è firmato da Giovanni Versari, che tra i suoi tanti lavori ha firmato anche il mastering dell’ultimo album dei Muse. E per chi volesse ascoltarli dal vivo può approfittare delle date del loro mini-tour, che dopo aver fatto tappa alle Industrie musicali di Maglie per la prima presentazione live del disco, proseguirà sabato 12 dicembre al Villanova di Pulsano, venerdì 25 dicembre al Groove di Carpignano Salentino, martedì 29 dicembre al Dopolavoro live club di Brindisi. 

Si può pensare di mettere un bel fiocco colorato su Halfway to dawn (sing a song of Strayhorn), il nuovo progetto discografico della cantante tarantina Antonella Chionna, affiancata dal chitarrista Andrea Musci, prodotto dall’etichetta leccese Dodicilune, riconosciuta dal Jazzit Award tra le prime etichette discografiche italiane dal 2010 al 2014. Nel centenario della nascita di Billy Strayhorn, Antonella Chionna decide di approfondire la figura del compositore e pianista statunitense, noto soprattutto per la sua trentennale collaborazione col direttore d’orchestra Duke Ellington. Un percorso musicale audace che rivisita tredici composizioni di Strayhorn. Ad accompagnarla in questo viaggio il chitarrista e compositore Andrea Musci in un dialogo a due tra “voci” che spazia dalla tradizione alla sperimentazione, passando per l’improvvisazione. 

Se invece si volesse fare un regalo “utile”, si potrebbe allora dare il proprio supporto alla campagna di crowdfunding per il nuovo lavoro di Dario Muci (per info: animamundiotranto@gmail.com), il secondo e ultimo volume di un percorso già iniziato con l’album Rutulì nel 2013. Si tratta di un cofanetto cd+dvd composto da un cd audio con i brani che più rappresentano questo stile musicale (valzer, mazurche, barcarole di compositori classici, etc.) intervallato a un repertorio di canti popolari inediti e poco conosciuti, interpretati assieme agli anziani cantori e cantrici popolari che Muci ha incontrato nel corso della sua attività di musicista/ricercatore, e da un originale documentario video sulla vita del maestro Antonio Calsolaro e sulla barberìa, la musica delle sale da barba del Salento.  

 

Claudia Mangione