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Degrado e abbandono al lido dell’Esercito a San Cataldo

Secca la replica della Scuola di Cavalleria di Lecce: “Non ci sono fondi per il recupero dell’area” 
 
Il lido dell’Esercito, realizzato appositamente per essere affidato in amministrazione alla Scuola di Cavalleria dell’Esercito Italiano, era uno dei più noti delle marine leccesi, assiduamente frequentato nel periodo estivo da ufficiali e sottoufficiali dell’esercito. Ma già da lungo tempo è preda d’incuria e di atti vandalici che hanno procurato diversi danni alle strutture. La situazione, tuttavia, è apparsa negli ultimi tempi notevolmente aggravata, per cui oggi i diversi edifici annessi allo stabilimento balneare e prospicienti la spiaggia risultano fatiscenti e a rischio di crollo. Peraltro nel 2010 il Ministero della Difesa aveva effettuato un intervento di messa in sicurezza, apponendovi una recinzione metallica e impedendone di fatto l’accesso.
Intanto in questi giorni è arrivata la replica della Scuola di Cavalleria dell’Esercito, con sede a Lecce, in riferimento alla recente denuncia espressa dallo Sportello dei Diritti che, raccogliendo le istanze dei cittadini, ha segnalato lo stato di forte degrado dello stabilimento balneare di San Cataldo, chiedendo una risposta concreta per la riqualificazione dell’area. Secondo quanto riferito dall’Arma, l’intervento di ripristino così come l’abbattimento delle strutture richiederebbero un investimento troppo elevato e risorse, al momento, non disponibili a causa dei tagli finanziari subiti nel corso degli ultimi anni. Ciononostante, la Scuola di Cavalleria s’impegnerebbe a prospettare alcune possibili soluzioni per il recupero di un tratto di spiaggia a poche centinaia di metri dall’antico Molo Adriano. Ciò avverrà nel pieno rispetto delle norme di legge, della tutela del territorio e della pubblica fruibilità, ma sarà possibile, come spiega la controparte, in un orizzonte di tempo più ampio a causa delle attuali e oggettive difficoltà. 
 
Rosy Paticchio