L’assessore all’Innovazione Tecnologica, Alessandro Delli Noci , spiega il timbro digitale per il Comune di Lecce, prima città del Sud Italia a usare il sistema. L’innovazione tecnologica che accorcia le distanze tra il cittadino e gli uffici pubblici,
Ottenere un documento legalmente valido senza recarsi alla sede comunale e bypassare le lungaggini burocratiche (e cartacee) della pubblica amministrazione sono l’obiettivo della digitalizzazione dei servizi degli enti pubblici. Il Comune di Lecce, prima città nel sud Italia, ha firmato un protocollo d’intesa per l’introduzione di un sistema finalizzato a produrre la certificazione anagrafica e di stato civile con il timbro digitale. Il sistema permette di stampare un codice grafico che mantiene inalterata la validità legale anche dopo la stampa da casa. Il timbro digitale consente così agli enti pubblici di risparmiare sui costi ed emettere certificazioni via web, con risparmi di tempo per i cittadini e le aziende.
Per l’assessore all’Innovazione Tecnologica Alessandro Delli Noci (nella foto) “il timbro digitale è un servizio integrativo che porta a una serie di vantaggi. I cittadini possono stampare i documenti di cui hanno bisogno senza spostarsi. Questo significa per la città anche meno traffico, meno attese nelle file e anche meno carta negli uffici. Per usufruire del servizio i cittadini devono prima registrarsi e accreditarsi sul sito del Comune attraverso la Posta Elettronica Certificata (Pec). Una volta registrati, si entra nel sistema interno in cui è possibile scaricare la documentazione voluta anche sull’email personale. È possibile usare il sistema anche dall’estero”.
Il servizio è riservato ai residenti e agli iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero e il cittadino può richiedere il rilascio dei certificati per sé e per i componenti della propria famiglia anagrafica. Tra i documenti che possono essere rilasciati on line vi sono il certificato di residenza, il certificato cumulativo di nascita, residenza, cittadinanza e stato libero, di vedovanza, di nascita, di matrimonio e il certificato anagrafico di morte. “Per la piena operatività -conclude Delli Noci- aspettiamo il via libera dal Ministero di Grazia e Giustizia, ma siamo già attivi per quanto riguarda l’accreditamento. Ci stiamo mettendo in azione per provare questo sistema anche per altri servizi utili al cittadino”.
Oriana Rausa