Prosegue incessantemente il lavoro del fotografo leccese Piero Maraca, che sta realizzando la seconda edizione della sua galleria di corpi, rigorosamente anonimi
Corpi su corpi. Su corpi. Su corpi. Sono quelli della galleria fotografica, ora reperibili su internet del progetto Corpi Stravolti, che l’anno scorso riscosse un grande successo con una mostra presso le Officine Cantelmo. La mostra ritraeva immagini fotografiche, realizzate dal fotografo leccese Piero Maraca, che ha abbracciato il progetto accanto ad altri che seguiva e ancora oggi continua a seguire, immagini di corpi nudi e non certo quelli di blasonati modelli e modelle, piuttosto di gente comune, che quotidianamente si incontra per strada, vestita naturalmente.
Si tratta di una forma d’arte che fa sfoggio di stile, valorizzando la luce e l’illuminazione sul chiaroscuro che il bianco e nero offre. E ora le fotografie raccolte si avviano verso una nuova mostra. “Stiamo continuando con successo la nostra mostra online dopo quella fisica -spiegano dallo Studio Maraca. Nella prima mostra, tutte le persone ritratte avevano la stessa età, adesso ci stiamo rivolgendo a persone di età differenti, che possono contattarci per essere ritratte. Tutto confluirà in una mostra non virtuale che realizzeremo in seguito”.
I modelli hanno un’età che va dai 18 anni (tutti devono essere rigorosamente maggiorenni) fino alla cosiddetta terza età: tutti possono prendervi parte, non si richiede certo di avere un bel fisico. “Quello che noi chiediamo agli aspiranti modelli -continuano- è semplicemente di essere in pace con se stessi e con il loro corpo. In realtà, la mostra non vuole puntare il dito contro qualcosa, come i fisici perfetti imposti dai media e dalle mode, non ci opponiamo a nulla, ma vogliamo cercare il bello in tutti. Inoltre, non ci interessava la vetrina facile della bellezza esteriore, ma valorizzare la luce, l’illuminazione e delle persone che abbiano voglia di mettersi in gioco. Vogliamo mettere in risalto la bellezza della diversità, ognuno è fatto a suo modo, fisicamente ma anche interiormente”. Piero Maraca definisce autoironicamente Corpi Stravolti come un “gioco che è sfuggito dalle mani”, tanto che attualmente ben 300 persone si sono lasciate immortalare senza veli. Gli addetti ai lavori puntano su questo progetto fuori dal comune, un progetto d’arte, perché a loro dire non si vuole ricercare nulla di scandalistico in un corpo, non si vogliono certo svelare verità nascoste.
Angela Leucci