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300mila numeri uno

Il Gambero Rosso ha eletto il Lounge Bar nei pressi di piazza Mazzini a Lecce “Bar dell’anno 2013”: un riconoscimento prestigioso che premia il lavoro dei titolari -Davide De Matteis e sua moglie Ekaterina-, i quali hanno saputo investire nella qualità del loro lavoro e nella multietnicità del loro staff  
 
Ogni città che si rispetti ha un luogo speciale e anche Lecce ha il suo: il 300mila Lounge Bar di via 140° Reggimento Fanteria (angolo piazza Mazzini), a cui la prestigiosa guida Gambero Rosso ha pochi giorni fa assegnato il Premio Illy “Bar dell’anno 2013”, riconoscendo al locale leccese 3 “tazzine” e 3 “chicchi” nella sua speciale “Guida ai bar d’Italia 2013”. Il bar -naturalmente- oltre che un luogo dove ristorarsi, rappresenta un punto d’incontro tra le molteplici anime che costituiscono e uniscono il tessuto sociale di una città. Guardando alle diverse recensioni che il 330mila si è meritato in passato, ci si imbatte spesso in concetti del genere: “Un posto ideale per una pausa pranzo, leggera e rilassante, in un ambiente originale a due passi da piazza Mazzini. Lo stile del 300mila Lounge Bar è quello di un locale internazionale: eleganti divise stile Japan, opere d’arte di Daniele Stendardo alle pareti, barman e chef da tutto il mondo e professionalità da vendere”. 
Naturalmente, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la passione di proprietari. Infatti, Davide De Matteis e sua moglie Ekaterina, sono assai noti per la cura minuziosa dei dettagli, anche del particolare apparentemente più insignificante. Guardando allo staff, ciò che sorprende rispetto ad un esercizio dal profilo più popolare, è la possibilità che viene concessa ai dipendenti (preparatissimi e competenti) di acquisire nuove nozioni ed esperienze in Italia, ma soprattutto all’estero, per poi tornare a Lecce e arricchire ancor di più il 300mila. Come detto, i collaboratori selezionati da Davide De Matteis, provengono da ogni parte del mondo, di modo da offrire al cliente la possibilità di poter utilizzare la propria lingua madre. 
L’arredamento ha naturalmente un profilo fashion, con un’esposizione molto curata di alcuni superalcolici di prestigio. Per quanto concerne l’offerta culinaria, si va da una colazione piuttosto tradizionale con cornetti e pasticciotti, a pietanze più ricercate come le centrifughe dissetanti al gusto di carota. Ottimo l’aperitivo con cruditè e il salmone marinato con insalata d’arancia. Eccellenti i risotti, così come i cavatelli e il sushi, per gli amanti della cucina orientale. Da provare il gelato artigianale. Ma, forse, ciò che più convince è quell’alchimia tra ospitalità e clima discreto che fa la differenza rispetto ad altri lounge bar del capoluogo 
 
Francesco Covella 
 
Un premio alla qualità e alla sobrietà 
 
Sono tanti gli elementi che rendono un locale superiore alla media. Occorre un lavoro certosino, escogitare qualche ricetta sorprendente e rendersi attrattivi nei confronti della clientela attraverso quel tocco di originalità che non guasta mai. Senza dimenticare il massimo impegno da parte dell’intero staff. Tutto ciò e tanto altro hanno fatto sì che il 300mila Lounge Bar di Lecce abbia conseguito l’ambitissimo riconoscimento come miglior bar d’Italiano. 
La premiazione si è tenuta presso la Città del gusto di Roma e la giuria di esperti era composta dai giornalisti Michela Auriti (Oggi), Andrea Cuomo (Il Giornale), Federica De Sanctis (Skytg24), Luciano Ferraro (Corriere della Sera), Licia Granello (La Repubblica), Rocco Moliterni (La Stampa) e Fernanda Roggero (Il Sole 24Ore). La giuria ha consegnato ai vincitori l’undicesima edizione del premio Illy, che consiste in un viaggio in Brasile alla scoperta delle origini e della coltivazione del caffè. 
In particolare, guardando alle graduatorie regionali, il Piemonte si conferma leader con 8 locali premiati; Lombardia, Veneto e Sicilia si fermano a 4. Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Lazio, seguono con 2. Mentre Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia, a uno.