Il “Banzi” è senza banchi e all’ex “Marconi” sono stati realizzati i lavori di ristrutturazione. Intanto al “Vito Fazzi” parte la scuola per i bambini e i ragazzi lungodegenti
L’anno scolastico è ormai avviato, “inaugurato” anche dal sindaco Paolo Perrone e dal vicesindaco con delega alla Pubblica Istruzione, Carmen Tessitore, che in compagnia della dirigente del settore Pubblica Istruzione, Annamaria Perulli, sono andati in “tour” nelle scuole leccesi.
Per il Polo Professionale “Scarambone” e per l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Galilei-Costa”, il ritorno a scuola ha riservato piacevoli sorprese: il “Galilei-Costa” è finalista al concorso internazionale “Global Junior Challenge” indetto dalla Fondazione Mondo Digitale per il progetto “Dieta Med-Italiana”; lo “Scarambone” si ritrova con una nuova sede in virtù dell’accorpamento del Professionale “Marconi”. E le ombre? Al Liceo Scientifico “Banzi” (nella foto), dove non si sblocca la situazione delle due classi rimaste senza banchi e il dirigente scolastico, Giuseppe Elia, ha dirottato le attività didattiche nei laboratori per dare ai ragazzi la possibilità di poter assistere a qualche lezione. Ma ieri il “Galilei-Costa” si è goduto il successo mentre i ragazzi dello “Scarambone” attendono con ansia di trasferirsi nella nuova scuola e i ragazzi dell’ex Marconi si sono entusiasmati per la nuova sede. A portare a casa il brillante risultato sono stati gli studenti della 4B Mercurio che hanno avuto la gioia di risultare finalisti al concorso internazionale che premia l’uso innovativo delle tecnologie per l’educazione e l’inclusione sociale.
Grandi cambiamenti, invece, al Polo Professionale “Scarambone”. Il dirigente scolastico, Dario Cillo, è giustamente orgoglioso della nuova sede e soprattutto della ristrutturazione dell’immobile che ha permesso di recuperare una struttura di dimensioni importanti con spazi che farebbero invidia a molte scuole. Numeri importanti quelli dello “Scarambone”: 1.100 studenti e 150 docenti che hanno a disposizione aule luminose e spaziose, spazi all’aperto, laboratori e officine. Ma anche una palestra dotata di spogliatoi e di un’area per l’attività sportiva da fare invidia a un centro sportivo.
Insomma, una vera rivoluzione per lo “Scarambone” che ora attende 100 banchi per il trasferimento. Saranno più fortunati del “Banzi”? Si vedrà. Quel che è certo? Il dirigente scolastico del Banzi continua a chiedere una soluzione ragionevole e intanto spera che il “Galilei-Costa” metta a disposizione due aule per dare possibilità ai ragazzi del “Banzi” che ora vagano raminghi -e tra loro ci sono anche quattro studentesse del progetto Intercultura che arrivano dalla Bolivia, dalla Germania, dal Giappone e dagli Stati Uniti- di poter fare lezione in tutta tranquillità.
Intanto si è avviata la “Scuola in ospedale”, anche se per le lezioni bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Nel progetto è coinvolto anche il reparto di pediatria diretto dal primario Silvio Pozzi e l’associazione “Per un sorriso in più” che ha dato i fondi per la ristrutturazione dei locali del Fazzi che accoglieranno il nuovo Day Hospital e lo spazio per le attività didattiche.
Maddalena Mongiò