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Cambio ai vertici del Distretto socio-sanitario: De Francesco si fa da parte

Dopo quasi 6 anni Luigi De Francesco rassegna le proprie dimissioni e sarà temporaneamente sostituito da Aldo Schiavano 
 
Luigi De Francesco (nella foto) era stato nominato direttore del Distretto nel novembre del 2006. Ora cede il testimone e rassegna le proprie dimissioni, temporaneamente sostituito da Aldo Schiavano. Molte le questioni affrontate e risolte nel corso del suo mandato, a cominciare dal trasloco dei servizi distrettuali in una sede adeguata. Non desta meraviglia, quindi, l’affetto e la gratitudine dimostrata dai colleghi che hanno voluto indirizzare a Gigi, come amichevolmente lo chiamano, una lettera carica di emozioni.
Un impegno, quello di De Francesco, costantemente diretto verso la promozione della medicina del territorio, attenta alla prevenzione e capace di andare incontro alla persona malata, ai suoi bisogni. “Sempre scarse -spiegano i colleghi- le risorse per questo tipo di interventi, ma a fare la differenza è l’animo, l’impegno, il riuscire ad aggregare le risorse disponibili, a creare sinergia; ed in questo De Francesco è stato un maestro”. I collaboratori di De Francesco elencano alcuni risultati tangibili ottenuti: l’inaugurazione delle nuove sedi del consultorio familiare, del Distretto, rispettivamente in vico Araldo e in contrada Pietra Bianca, e del presidio sanitario territoriale di Taurisano, comprensivo di una medicina di gruppo, continuità assistenziale, centro prelievi e consultorio familiare.
I collaboratori di De Francesco non hanno remore a riconoscere “il metodo di pianificazione e conduzione del trasferimento del Distretto, a dir poco eccezionale, stante il grande lavoro che si è dovuto svolgere, ma riuscito perfettamente nei tempi e modi preventivati. Si è fatto tanto e senz’altro si poteva fare di più, ma, alla fine, ad emergere -aggiungono gli operatori del Distretto- sono soprattutto i risultati positivi: un’ottimale organizzazione manageriale della struttura distrettuale, una buona qualità dei rapporti fra noi tutti, l’essere pronti ad affrontare con spirito rinnovato le sfide del futuro di un servizio sanitario sempre più vicino ai cittadini, capace di intercettarne i bisogni e offrire risposte adeguate, a proporre con convinzione e metodo adeguato dei percorsi preventivi. E se questo è vero, per come la stragrande maggioranza fra noi ritiene, un grazie lo dobbiamo, di cuore, anche e soprattutto al dottore De Francesco: grazie Gigi”.