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Ancora polemiche sul bike sharing

Per Città Libera rappresenta “uno spreco di denaro pubblico”, ma per il sindaco Antonio Fitto è “una passo importante per la mobilità sostenibile”
Città Libera prende in esame la questione del bike sharing, che partirà a Maglie il prossimo maggio. Il capogruppo delle fazione di minoranza Antonio Giannuzzi ha definito in un lungo comunicato il progetto “uno spreco di denaro pubblico”. Il programma prevede l’istallazione di 70 biciclette in alcuni punti di scambio nei luoghi strategici della città, in modo che a fruire di queste bici elettriche siano cittadini, residenti nei paesi limitrofi e turisti: un modo per gettare le basi della mobilità sostenibile, che da tempo sta facendo discutere, senza però che nessuno abbandoni il mezzo di trasporto preferito, l’automobile.
“Ci sono tanti modi per sprecare soldi pubblici -scrive Giannuzzi- uno di questi è quello di fare opere di cui non si sente alcun bisogno. Ultimamente l’Amministrazione ha presentato il progetto bike sharing, che nasce da un bando del ministero dei trasporti del febbraio 2011 e prevede il finanziamento del Ministero per 347mila euro e l’apporto dell’Amministrazione di 189mila euro. In Consiglio comunale, a fronte delle perplessità manifestate dall’opposizione che metteva in evidenza tra l’altro che il sistema poteva essere adeguato a una grande città, che la tensione finanziaria non poteva consentirci di sprecare risorse, che c’è il timore che, in due o tre anni, il tutto potrebbe diventare un sistema da rottamare, la maggioranza replicava che non potevamo rinunciare al finanziamento, come se i soldi dello stato, non fossero sempre soldi pubblici. Quello che è ancora più grave è che a Maglie avevamo già acquistato, nel 2002, 15 biciclette con le stesse caratteristiche, pagate allora oltre 23mila euro, a oggi mai utilizzate e in fase di progressivo logoramento”.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco. “Il mutuo contratto per il bike sharing – ha commentato Antonio Fitto- si pagherà da solo con la produzione del fotovoltaico e la pubblicità delle colonnine delle stazioni di scambio, per cui il comune interverrà in maniera relativa. Al di là dell’utilità che il bike sharing rappresenta, credo che sia un segnale forte verso la mobilità sostenibile, che necessariamente un’amministrazione ha bisogno di dare ai suoi concittadini. Per cui, il risultato è una scommessa, ma il segnale è fondamentale. Credo che l’attacco di Giannuzzi sia mirato a distrarre l’attenzione a molte cose cui non ci si può attaccare, come i cantieri che stanno sorgendo a Maglie con investimenti di 10 milioni di euro, per migliorare una serie di situazioni. Le pulci avrebbe dovuto farle su altri argomenti quando ne aveva la possibilità e l’ha persa”.
Angela Leucci