Dopo la bocciatura da parte del Tar, si attende il pronunciamento del Consiglio di Stato in merito alla legittimità del progetto presentato da Bioenergia Investimenti Spa
La questione sansificio, che tanto ha fatto discutere in passato, giunge dinanzi al Consiglio di Stato. A presentare ricorso dinanzi al maggiore organo della giustizia amministrativa è la Bioenergia Investimenti Spa con sede a Palazzolo sull’Oglio in provincia di Brescia. L’azienda, che vorrebbe realizzare un impianto per l’essiccazione della sansa in contrada “Caselle”, ha infatti presentato ricorso dinanzi al Consiglio di Stato, dopo essersi vista respingere il precedente ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale.
Materia del contendere è il permesso di realizzare l’impianto, prima concesso e poi revocato dal Comune. Il progetto prevede, oltre ad alcune vasche di accumulo a cielo aperto, l’edificazione di diversi corpi di fabbrica, per una volumetria di oltre 3mila e 600 metri cubi e una superficie di 748 metri quadri, all’interno di un’area di complessivi 14 ettari.
Il 26 gennaio 2009 il Comune di Casarano aveva autorizzato la società Bioenergia Investimenti a realizzare l’impianto. Il provvedimento, però, prevedeva l’obbligo di avvio dei lavori edilizi entro un anno dal ritiro del titolo. Il 26 gennaio 2010 veniva comunicato l’avvio dei lavori. Con provvedimento del 29 aprile 2010, il settore pianificazione del territorio del Comune di Casarano faceva presente, sulla base di un verbale redatto a seguito di sopralluogo del 13 aprile 2010, che in quella data le opere previste non erano ancora state avviate, non essendovi “traccia alcuna di lavori edili”. Di conseguenza si comunicava la decadenza dal titolo edilizio; decadenza successivamente confermata dallo sportello unico attività produttive della stessa amministrazione comunale.
Tali provvedimenti, però, sono stati impugnati dall’azienda dinanzi al Tar. Quest’ultimo, con sentenza depositata lo scorso 9 settembre, ha respinto il ricorso della Bioenergia. Da qui la decisione dell’azienda di ricorrere al Consiglio di Stato.
Intanto, il Comune di Casarano, con una delibera del commissario prefettizio Erminia Ocello, ha ritenuto di doversi costituire in giudizio innanzi al Consiglio di Stato, per resistere all’appello notificato da Bioenergie Investimenti spa avverso la sentenza del Tar Puglia sezione di Lecce. Nella stessa delibera è stato nominato come difensore del Comune l’avvocato Eliana De Luca, che ha già difeso l’ente locale nel giudizio di primo grado. Il conferimento di incarico è vincolato all’accettazione da parte del legale di un corrispettivo non superiore ai 10mila euro.
A questo punto, per conoscere se il sansificio si farà o meno, bisognerà attendere il pronunciamento definitivo della giustizia amministrativa.