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Dall’Aqp una proroga di un anno agli inquilini Iacp

Missione compiuta a Bari per il sindaco Perrone, che ha ottenuto dai vertici dell’Acquedotto Pugliese e dalla Regione la dilazione per il pagamento delle bollette del biennio 2005/2006
 
La doppia “missione” del sindaco Paolo Perrone per discutere e risolvere la questione relativa al pagamento degli arretrati pretesi da Aqp dagli inquilini dello Iacp ha avuto gli effetti desiderati. Il primo cittadino di Lecce per ben due volte in una settimana ha reso visita nel capoluogo pugliese a Massimiliano Bianco, direttore generale dell’ente che gestisce in Puglia il servizio idrico. Una visita dettata dalla necessità di venire incontro alle richieste delle circa 3.300 famiglie che in città si sono viste recapitare dall’Istituto Autonomo Case Popolari bollette “salate” per il pagamento a conguaglio dei consumi riferiti al biennio 2005/2006. Da Bianco (tramite un tavolo interistituzionale cui ha partecipato anche la Regione con l’assessore Fabiano Amati) Perrone ha ottenuto la dilazione a un anno delle morosità da saldare e nessun taglio dell’acqua, evento quest’ultimo che pure si era paventato nel caso gli inquilini leccesi di Iacp non avessero saldato le pendenze entro i tempi stabiliti. 
La scadenza dal 19 marzo prossimo dunque si sposta all’anno venturo, ed alla luce delle difficoltà economiche in cui verso molte famiglie-unteti tale dilazione può essere considerata come un improntante vittoria. “L’adesione alla nostra richiesta da parte di Aqp -afferma Perrone- consente alle otre 3mila famiglie debitrici di far fronte alle somme dovute con più serenità d’animo, rassicurate anche dall’impegno di Aqp a non tagliare l’acqua. L’obiettivo era di evitare loro un disagio indescrivibile, oltre che il rischio di problematiche di natura igienico-sanitaria”. E conclude: “Per comprendere l’importanza della questione, è bene tenere a mente che l’acqua è un diritto inalienabile e che gli inquilini morosi versano in difficilissime condizioni economiche. Proprio alla luce di questi aspetti, è necessario andare incontro a queste famiglie con una congrua tempistica per verifiche e sottoscrizione del nuovo accordo. Spiace dover constatare che qualcuno si dica soddisfatto per un risultato che, a mio parere, poteva essere migliore, se solo ci fosse stata un’unità di intenti nel ribattere ad Aqp che, di fatto, ha dettato tempi e modi della trattativa”.
Soddisfazione sull’esito del negoziato è stata espressa dal consigliere regionale del Pdl Roberto Marti. “La dilazione delle morosità a dodici mesi -sottolinea Marti- è un atto di rispetto nei confronti delle condizioni economiche, faticose e problematiche, in cui versano queste famiglie. Bene ha fatto l’assessore regionale Fabiano Amati ad accogliere le proposte del sindaco di Lecce: dilazionare le somme dovute in dodici mesi, anziché sei, e non chiudere i rubinetti fino al prossimo 19 marzo, data in cui verrà sottoscritto il nuovo accordo”. Ma non manca la “frecciatina” finale rivolta ai colleghi in Consiglio regionale di parte centrosinistra. “Se i consiglieri del centrosinistra regionale -dice Marti- avessero dato man forte al primo cittadino di Lecce anche nella sua proposta di portare al 30 aprile il termine ultimo per effettuare verifiche e accertamenti sugli importi relativi al 2007, certamente, ora saremmo stati più che soddisfatti. E invece, se da una parte si sponsorizza un ordine del giorno in consiglio regionale, dall’altra, si assiste al silenzio, chissà perché proprio nelle sedi decisionali, come il tavolo con i vertici di Aqp, di chi, quello stesso ordine del giorno, lo ha proposto”. 
 
Daniele Greco