Pugno di ferro del commissario Matilde Pirrera sull’apparato burocratico di Palazzo Orsini
Sotto schiaffo l’apparato burocratico. È di pochi giorni fa il decreto con cui il Commissario prefettizio Matilde Pirrera (nella foto) aveva articolato i compiti e quindi tutti i settori dell’amministrazione comunale erano stati messi sotto “l’ala” del Commissario e dei due sub commissari, Filippo Romano e Beatrice Mariano. In sintesi il Commissario aveva delegato la gestione dei settori Organizzazione e Personale, Affari Finanziari e Tributi, Urbanistica, Gestione del Territorio e Ambiente, Attività Produttive a Filippo Romano; i settori Servizi alla Persona, Affari Generali e Avvocatura, saranno di competenza di Beatrice Mariano. Tutti i restanti settori sono sotto la diretta gestione di Matilde Pirrera e in particolare i settori Lavori Pubblici e Polizia Locale.
Una doccia fredda per i dirigenti. D’altra parte considerate le istruttorie avviate dalla Prefettura nel corso dello scorso anno per “approfondire questioni legate alla riservatezza” era quasi scontato che il Commissario avrebbe messo il suo ombrello sulla macchina amministrativa. Le istruttorie della Prefettura e le dichiarazioni del Procuratore distrettuale antimafia, Cataldo Motta, hanno poi spinto 13 consiglieri -di maggioranza e opposizione- a sfiduciare l’ex sindaco Giancarlo Coluccia. Ora il giro di vite del Commissario, che ha riaffidato gli incarichi dirigenziali, ma solo fino al 29 febbraio e con la specifica possibilità di revoca anticipata della dirigenza per effetto dell’art. 48 del regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi per “processi di riorganizzazione motivati da ragioni organizzative e produttive”.
Insomma, per poco più di un mese i dirigenti tornano al “loro posto”, con l’eccezione del dirigente delle Attività Produttive, Luigi Nuzzaci, nominato con decreto dell’allora sindaco, Giancarlo Coluccia, e quindi decaduto insieme a lui. Il Commissario non ha ritenuto di rinnovare la nomina affidando la reggenza del settore al dirigente dell’Urbanistica, Guglielmo Stasi.
Comunque a Palazzo Orsini il clima è pesante e le misure adottate fanno storcere il naso, non solo ai dirigenti locali. Infatti l’incarico dirigenziale affidato per un così breve tempo viene ritenuto una “forzatura” anche perché nel regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi del Comune è previsto che gli incarichi di dirigenza non possano avere durata inferiore a due anni. Intanto la Pirrera ha riconfermato alla segreteria particolare Salvatora Masciullo che ha ricoperto lo stesso ruolo per l’ex sindaco Coluccia.
E al Commissario si rivolge il segretario del circolo Pd di Noha, Giovanni De Benedetto, per chiedere un’attenzione particolare per l’ex edificio scolastico di piazza Ciro Menotti. Inserito nell’elenco delle opere triennali 2008/2010 doveva essere ristrutturato grazie a un finanziamento regionale di un milione di euro, mentre 350mila euro erano a carico del Comune. La destinazione finale dell’ex scuola era per un centro polivalente per minori. De Benedetto segnala che la gara di appalto è stata regolarmente espletata e i lavori affidati a un’impresa edile, ma attualmente sarebbero in una fase di stallo e ciò lo preoccupa perché già in passato sono stati effettuati interventi che non hanno portato a un ripristino della struttura.
Maddalena Mongiò