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Maggioranza a rischio a Palazzo Orsini

I socialisti e la consigliera dei Moderati e Popolari hanno ritirato la fiducia al sindaco Coluccia
 
I socialisti e la consigliera dei Moderati e Popolari hanno ritirato la fiducia al sindaco, Giancarlo Coluccia, durante il Consiglio comunale riunitosi mercoledì scorso a Palazzo Orsini in seconda convocazione. E la frana rischia di diventare una slavina. 
Il Pd non perde tempo e batte il ferro ora che è caldo: “I consiglieri del Pd presenteranno una mozione di sfiducia al sindaco, aperta al contributo di tutti i consiglieri comunali”. D’altra parte, già nell’assise consiliare Pdl e Pd hanno tentato di far firmare ai socialisti e alla consigliera Sederino la mozione di sfiducia che avrebbe mandato a casa il sindaco Coluccia, ma le voci critiche della maggioranza non hanno abboccato per dare ancora una chance all’Amministrazione. Una mano tesa che il primo cittadino non ha voluto o non ha saputo cogliere. Infatti nell’atteso discorso conclusivo ha fatto riferimento a fatti a lui noti che riguarderebbero i socialisti, ma sui quali tace. 
La reazione del consigliere comunale Peppino Spoti è stata immediata: “Sindaco, parli a chiare lettere”, ma Coluccia ha ignorato l’invito. Anche Roberta Forte della Federazione della sinistra incita il sindaco affinché si dimetta: “Sindaco se ha bisogno di maggiore chiarezza tenteremo di realizzare uno striscione che si stenda su tutti i muri di Galatina: si dimetta! Ci liberi da una classe politica approssimativa e stupidamente arraffona, che sta facendo sprofondare questa città in un baratro senza fine”.
La rottura si è consumata sul tema della legalità che già martedì scorso aveva fatto saltare la seduta consiliare. La questione ruota attorno al problema sollevato dall’ex sindaco Sandra Antonica, in un pubblico comizio, durante il quale ha denunciato l’invio di una missiva del prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, al sindaco Coluccia e il sequestro di documenti da parte della forza pubblica per pratiche che riguardano l’Ambito di zona. E non solo. I socialisti hanno rimproverato al primo cittadino di partecipare alle riunioni di Ato -dove si discute del futuro nella gestione dei rifiuti- escludendo l’assessore al ramo, Carmine Spoti, e accompagnandosi all’assessore ai Servizi Sociali, nonché vicesindaco, Lilli Villani. 
È il penultimo atto dell’amministrazione Coluccia insediatasi appena un anno e mezzo fa? Tutto farebbe pensare che si vada in questa direzione a meno di un colpo di scena dell’ultima ora. 
 
Maddalena Mongiò