Il presidente provinciale (nonché vice-presidente regionale) Antonio Pascali commenta la decisione del Comitato nazionale del Coni ed indica le soluzioni
La decisione del Consiglio nazionale del Coni di abolire i comitati provinciali ha scosso un po’ gli ambienti sportivi. Sabato scorso si sono riuniti a Bari i presidenti regionali e provinciali dell’Area Sud per discutere la decisione dello scorso 30 settembre. La riunione si è svolta in contemporanea anche a Milano (dove sono confluiti i rappresentanti dell’Area Nord) e a Bologna (dove si sono ritrovati i presidenti dei comitati dell’Area Centro). Ed i rappresentanti di tutte le aree si incontreranno il prossimo 4 novembre a Roma.
Il presidente provinciale e vicepresidente regionale del Coni, Antonio Pascali (nella foto), ha commentato: “La notizia ha sorpreso e stupito tutte le comunità sportive locali, abituate a forme di democrazia partecipativa, creando una forte tensione soprattutto perché l’ipotesi è stata appresa dalla stampa, senza che vi fosse stata alcuna preventiva valutazione o un confronto tra gli organi preposti. La delibera del consiglio nazionale del Coni del 30 settembre ancora oggi non ci consente analisi, perchè nulla dice in merito alle prospettive future del mondo sportivo italiano e non fornisce indicazioni su cui ragionare sotto il profilo dei dati contabili ed amministrativi”.
E si pensa anche a delle soluzioni: “Siamo convinti -sottolinea Pascali- che la soluzione si può trovare solo se si hanno progetti e proposte chiari su tre tematiche: 1) il taglio dei costi e dei servizi erogati ai cittadini; 2) la ricerca di nuove risorse; 3) le prospettive di sviluppo. Purtroppo questi temi non trovano una risposta esaustiva nel documento programmatico Lo Sport Italiano verso il 2020 posto alla base della delibera del consiglio nazionale. È questo il motivo dell’astensione dal voto dei 6 rappresentanti dei comitati provinciali e regionali in seno al consiglio nazionale del Coni”.
Pasquale Marzotta