Tre giornate dedicate alla cultura e al teatro di scena in diversi contenitori della città. Esperti e amministratori a confronto sul futuro del teatro e della cultura
Una nuova occasione di confronto viene offerta in città da “ArtLab 11”, lo spazio in cui operatori, amministratori pubblici e privati, artisti e finanziatori si incontrano per confrontarsi sulle trasformazioni che tutti stiamo vivendo. Un’opportunità per dialogare, “uno scambio aperto, in cui la sostanza prevale sulla forma e tutti si mettono in gioco senza reticenze”, recita lo slogan dell’iniziativa presentata in settimana nei locali della libreria Liberrima di Lecce.
Tantissimi gli appuntamenti del ricco calendario che, fino a sabato sera, terrà alta la concentrazione del pubblico leccese. “ArtLab è il momento per mettere da parte i settorialismi, discutere del mondo in cui vogliamo lavorare e delle sfide che dobbiamo affrontare insieme, per avviare dei percorsi costruttivi per il settore culturale. ArtLab è progetti, dibattiti, approfondimenti, per esplorare nuovi orizzonti di sviluppo e confrontarvi sulle sfide che vivete nella pratica quotidiana”, hanno confermato gli organizzatori, tra i quali, la stessa Liberrima e la Fondazione Onlus “FitzCarraldo”.
Diverse anche le location: dalla Liberrima al teatro “Paisiello”, dai Teatini al cinema D’Essai, fino alla Biblioteca provinciale “Bernardini” e a Palazzo Turrisi. Un festival itinerante, insomma, fra i diversi contenitori culturali di Lecce. Numerosissimi anche gli ospiti che prenderanno parte ai dibattiti in programma: ricercatori, funzionari ministeriali, istituzioni locali, rappresentanti del mondo teatrale e culturale e delle associazioni di categoria. È “dialoghi intorno al management culturale”, il filo conduttore di tutti i temi al centro delle tavole rotonde. Dall’occupazione culturale al tempo della crisi a alla rete teatrale pugliese, dalle prospettive per le imprese ai progetti per la mobilità. È prevista anche la proiezione di pellicole, come Il primo incarico a cura di Apulia Film Commission e la messa in scena di rappresentazioni di spettacolo come Iancu. Un paese vuol dire, curato dai Cantieri Teatrali Koreja.
“Quanto conta investire in cultura” sarà l’interrogativo che gli amministratori locali si porranno, al cospetto degli addetti ai lavori, in un momento in cui il dibattito, su questo, tema è più che vivo.
Barbara Politi