I miasmi del megadepuratore di San Sidero continuano a creare disagi, accentuati dal caldo di questi giorni. Il sindaco Fitto ha deciso di convocare gli enti per risolvere la problematica una volta per tutte
Non si corre ancora il rischio di trovarsi i nani da giardino in casa al grido di “Che puzza, che puzza”, ma poco ci manca. L’annosa questione della piattaforma di depurazione di San Sidero ha raggiunto il livello di guardia. E proprio per cercare di mettere la parola fine a maleodoranze e miasmi vari che il sindaco Antonio Fitto ha deciso di convocare gli enti preposti al controllo dell’impianto cioè l’Aqp, il commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale per la Puglia, l’Assessorato all’Ambiente – Servizio Ecologia, la società Pura Depurazione S.r.l., il Settore Territorio e Ambiente della Provincia di Lecce, l’Arpa Puglia e la Fit- Cisl.
“Non mi soffermo -scrive il primo cittadino- sulle reiterate richieste di intervento che ho formulato nel corso degli anni e che sono rimaste sempre inascoltate, né sulle lamentele dei residenti nella zona il cui benessere e, conseguentemente, il livello di qualità della vita sono fortemente compromessi da questa situazione: numerose lettere ed appelli ho rivolto in tal senso, ma a nulla sono serviti”.
Il sindaco Fitto rimarca la “totale insensibilità degli enti interessati alla gestione ed alla manutenzione della piattaforma di sollevamento delle acque che, evidentemente, non risulta ancora essere efficiente. Ma spiace altresì rilevare che, al di là del malcontento dei cittadini, al di là dell’aria irrespirabile che ci affligge, rischiano di insorgere anche problemi di salute pubblica”.
Fitto ricorda come appena lo scorso 10 agosto su sollecitazione di una rappresentanza di cittadini, ormai estenuati dai miasmi, di aver effettuato personalmente un ennesimo sopralluogo presso l’impianto, “constatando la veridicità di quanto lamentato dai miei concittadini. Questi ultimi da quella data non hanno, a giusta ragione, cessato di manifestarmi il proprio disagio e, pertanto, nel periodo estivo mi sono recato numerose volte presso l’impianto, anche perché, com’è ovvio, complici le temperature elevate della bella stagione, la problematica diventa davvero pressante. A tutt’oggi amministrazione comunale di Maglie e cittadini sono ancora in attesa di un intervento serio e risolutivo. Ritengo che questo problema, più volte oggetto di segnalazioni inascoltate, non possa più essere differito, pena la salute dei cittadini non solo di Maglie, ma di tutto il territorio”. Per quanto riguarda il problema dei miasmi del megadepuratore, una delle cause sarebbe lo smaltimento dei liquami di un numero di comuni superiore a quello previsto in fase di progettazione.