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Tutti in bici

Entra nel vivo il progetto di bike sharing finanziato dal Ministero dell’Ambiente: in arrivo dieci stazioni (tra ciclo-posteggi e rastrelliere) dislocati in altrettanti punti della città 
 
Dieci stazioni per il bike sharing saranno a breve installate sul territorio cittadino. A progetto ultimato, gli utenti potranno prelevare la bici elettrica da uno dei parcheggi di scambio sbloccandola con un’apposita tessera magnetica e riconsegnarla, dopo l’utilizzo, in una qualunque delle stazioni dislocate in città. Ciclo-posteggi saranno realizzati in piazza Bachelet, in via Gallipoli, presso il largo Madonna delle Grazie, in piazza Aldo Moro e in piazza Tamborino. Altre due postazioni, integrate con pensiline fotovoltaiche, sono previste al Megaparcheggio e alla Stazione ferroviaria. In piazza Capece, in via Montegrappa e nei pressi del Circolo tennis saranno posizionate apposite rastrelliere per le bici.
Alla società D’Apollonia S.p.a. di Genova, già aggiudicataria dell’incarico di progettazione generale del bike sharing, è stata da poco affidata la progettazione di un sistema informatico, hardware e software, per il monitoraggio e la gestione in remoto delle bici. 
Il progetto di bike sharing è stato approvato nel marzo scorso dal Ministero per l’Ambiente per un importo di circa 576mila euro, 347mila dei quali messi a disposizione dallo stesso Ministero. Per la quota residua il Comune contrarrà un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti che ha suscitato qualche perplessità nell’opposizione, per la quale il progetto, così com’è strutturato, non riveste grande interesse per gli utenti. 
Sul progetto non si pronuncia invece l’associazione onlus “Il Ciclone”, che lamenta però il suo mancato coinvolgimento. “L’Amministrazione non ha mai organizzato un incontro per illustrare il bike sharing alla cittadinanza -dichiara Paolo Sansò, presidente de “Il Ciclone”-. La nostra associazione, la sola che si occupi a Maglie di mobilità sostenibile, non è mai stata invitata per una consultazione o per essere messa a parte del progetto, a cui saremmo stati felici di dare il nostro contributo. Non ne sappiamo nulla, se non quello che abbiamo appreso dai giornali; vedremo tutto a cose fatte”.
Il progetto si è classificato al 19esimo posto, secondo in provincia solo a quello presentato dal Comune di Acquarica del Capo. “Il timore dell’opposizione che il bike sharing non sia gradito ai cittadini -dice il sindaco Antonio Fitto- è solo una supposizione. Se vogliamo introdurre realmente la mobilità sostenibile, da qualche parte dobbiamo pur cominciare. Abbiamo avuto l’opportunità di questo finanziamento e non possiamo sprecarla. Per quanto riguarda la consultazione di enti e associazioni, nella fase preliminare abbiamo già coinvolto le scuole, la Pro Loco, la Stp e le Ferrovie Sud-Est, che ci consentivano di acquisire punti utili ai fini del finanziamento. In fase di progettazione definitiva coinvolgeremo anche le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile: Il Ciclone e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada”.
 
Carla Ruggeri