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Il Lecce riparte dal ds Osti. Ora la scelta del nuovo tecnico

Il club della famiglia Semeraro va verso l’autogestione. Per la panchina Novellino e Di Francesco in pole position su Mandorlini, Ficcadenti e Marino
 
Il Lecce prova a costruire il proprio futuro. Archiviata la gestione-De Canio con i due capolavori della promozione in B con la prima vittoria storica del torneo cadetto e la salvezza in A, il club della famiglia Semeraro ha scelto ufficialmente la via dell’autogestione societaria, mentre Unicredit gestirà la vendita del club salentino ad eventuali acquirenti.
Intanto è stato piazzato il primo tassello societario con la scelta del nuovo direttore sportivo Carlo Osti (nella foto), svincolatosi nella scorsa stagione dopo quattro anni vissuti all’Atalanta. Il primo impegno è quello di scegliere l’allenatore, che raccoglie l’eredita dei 41 punti lasciata da De Canio.
E per quanto riguarda le nomination per la panchina giallorossa è volata tra Walter Novellino (reduce dalla stagione di B a Livorno) ed Eusebio Di Francesco (ha condotto la neopromossa Pescara alla salvezza in B). Mentre potrebbe essere la sorpresa-Mandorlini, che domenica chiuderà la sua stagione alla guida del Verona, favorita dopo il 2-0, nel ritorno alla finale playoff per la B in casa della Salernitana. Al momento sembrano  in posizione defilata le candidature di Marino (pare troppo elevato il suo ingaggio) e Ficcadenti.
Ed è calciomercato per Osti, che potrà esibire sul mercato elementi come il portiere Rosati (piace a Sampdoria, oltre che al Napoli), l’esterno algerino Mesbah (Malaga, Fiorentina e Palermo), Olivera. A Milano ha sondato il terreno per la riconferma del difensore serbo Tomovic, di proprietà del Genoa. Ci sono da gestire poi le comproprietà di Munari (con il Palermo) e di Cacia (con il Piacenza). Si parla di un ritorno del difensore di Galatina Andrea Esposito (dopo la stagione al Bologna). Mentre non ci sarebbero problemi per le riconferme dei “big” Chevanton e Di Michele.
 
Pasquale Marzotta