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Il consigliere vigile

Il consigliere di maggioranza Dario Vincenti prende posizione nei confronti del dirigente della Polizia municipale sui parcheggi selvaggi in alcune zone della città e sul disordine nella segnaletica stradale 
 
Si trincera dietro un no-comment Giovanni Margilio, comandante della Polizia municipale, a proposito delle richieste di informazioni a lui rivolte dal consigliere di maggioranza Dario Massimiliano Vincenti, esponente del gruppo Giovane Maglie. Il consigliere lamenta di aver inviato al dirigente, da ottobre ad oggi, numerose richieste, tutte rimaste inevase. Tra le ultime quella del 9 maggio, in cui si segnalano criticità e ostacoli al flusso veicolare, in particolare l’assenza di isolette spartitraffico in prossimità della rotatoria recentemente realizzata in via Piave; l’assenza del segnale di divieto di sosta nell’area antistante Palazzo Capece, che “consente soste selvagge e disordinate”; la “sistematica presenza di autovetture su ambo i lati di via Elio Nisi angolo via Montegrappa”, delle quali molte parcheggiate in divieto di sosta, che “causa una preoccupante congestione di traffico e seri rischi per l’incolumità di chiunque si trovi ad attraversare la strada”. 
Le richieste di informazioni più recenti riguardano invece la vigilanza e il contrasto all’accattonaggio e il frantoio ipogeo di via Foggiari. Nella prima, “considerato il sempre più diffuso fenomeno dell’accattonaggio rilevabile per le strade cittadine”, si invita il Comando a “vigilare sul rispetto dell’ordinanza che ne vieta l’esercizio”. Con riferimento al frantoio ipogeo, invece, considerato il rischio di cedimento delle volte, si invita il Comando “a vigilare sul rispetto dell’ordinanza di interdizione al traffico veicolare vigente in tutto lo spazio antistante all’Istituto professionale Lanoce, sistematicamente non osservata”. 
Dopo aver lungamente atteso invano riscontro, Vincenti ha scritto al sindaco Antonio Fitto, per invitarlo a sollecitare e diffidare il dirigente a rispondere a tutte le richieste fatte pervenire al Comando di Polizia municipale. Sottolinea e ribadisce, a tal proposito, che “ritiene fortemente compromesso e leso il proprio diritto all’informazione e di accesso agli atti amministrativi (art.18 del Regolamento del Consiglio comunale), indispensabili all’espletamento del proprio mandato elettivo”. Fa presente, poi, che “in difetto di risposta, per il rispetto delle prerogative riconosciute a un consigliere comunale dallo Statuto e dai Regolamenti comunali e dalla legge, denuncerà il Comandante di Polizia municipale al signor prefetto”.
Il sindaco, dal canto suo, fa sapere di aver provveduto a sollecitare il comandante Margilio a fornire le informazioni richieste e a rimuovere, ove ne sussistano i presupposti, eventuali criticità. 
 
Carla Ruggeri