All’ex amministratrice leccese sono rivolte le accuse dei consiglieri di Palazzo Carafa. D’Autilia: “La Poli chiarisca cosa abbiano prodotto quegli incarichi dati a consulenti a lei molto vicini”; Rotundo: “Una gestione scellerata delle risorse pubbliche”
Ad un anno esatto dalle prossime amministrative a Lecce lo scenario politico si fa rovente. E a far discutere gli schieramenti, non sono soltanto i test antidroga: si va indietro nel tempo, alle precedenti amministrazioni, per meglio contestualizzare il presente. La senatrice Adriana Poli Bortone non ci sta e replica a muso duro alle continue accuse di mala gestione. “Per tutto quello che in questa città è successo, è colpa mia -lamenta l’ex primo cittadino- ma ora è arrivato il momento di dire basta. Guarderò cos’è stato determinato e, dopo aver fatto le opportune verifiche, deciderò se e come tutelare la mia attività precedente”.
Apriti cielo. La maggioranza del sindaco Paolo Perrone reagisce e, nel gito di poche ore, una pioggia di comunicati commentano lo sfogo del presidente nazionale di Io Sud. “In politica, nei limiti del diritto, tutto è concesso -replica il consigliere del Pdl Damiano D’Autilia-. Ancora una volta la senatrice Poli, però, sposta il tiro dalle faccende che veramente stanno a cuore ai cittadini di Lecce. Prima i test antidroga, adesso la minaccia di tutelarsi dal sindaco Perrone e dalla sua maggioranza, che non farebbero altro che attribuirle colpe della passata gestione. La senatrice -continua D’Autilia- ha un ottimo staff organizzativo che le consente di partecipare a convegni e dibattiti e un ottimo ufficio stampa che la fa stare sulle notizie in tempo reale. Attendiamo con ansia di conoscere dalla senatrice cosa abbiano prodotto per la città quegli incarichi dati a consulenti a lei molto vicini, dei cui intrecci si sta occupando la Magistratura e la cronaca, ma di cui lei invece misteriosamente non parla”.
Oggetto del dibattito, infatti, sono proprio gli incarichi affidati dalla senatrice, durante il suo mandato, a validi professionisti. Gli stessi su cui sente di intervenire anche l’assessore comunale Fiorino Greco: “Ci siamo limitati esclusivamente a effettuare alcune precisazioni rispetto a informazioni attinte direttamente dai giornali. Per chiarezza, abbiamo ripreso l’elenco dei nominativi di stimati professionisti (che peraltro stanno lavorando con grande e apprezzata professionalità) i cui nomi erano già stati inseriti sulle pagine di alcuni quotidiani locali. Non siamo stati noi a scrivere i nomi degli avvocati con le cifre dei compensi accanto. Abbiamo solo precisato che si trattava di professionisti nominati dalla precedente Amministrazione Poli Bortone”, precisa l’amministratore comunale con delega al Contenzioso.
Sulla questione, dice la sua anche l’assessore al Bilancio, Attilio Monosi: “Il sindaco riconosce le cose positive attuate durante l’amministrazione Poli Bortone -precisa Monosi-. Basta ricordare quanto detto da Perrone in occasione dell’inaugurazione del Sedile restaurato, momento in cui la stessa Poli era presente”. Intanto incalzano le forze d’opposizione: “Sugli sperperi e i buchi, intervenga la Corte dei Conti -ironizza il consigliere del Centro Moderato-Partito della Nazione Wojtek Pankiewicz-. Anche le ultime delibere relative alle assunzioni per l’attività di riscossione diretta dei tributi sono merito della Poli”. Così come il leader del centrosinistra leccese, Antonio Rotundo, che evidenzia “una gestione scellerata delle risorse pubbliche e non in linea con i criteri dell’oculatezza e della diligenza del buon padre di famiglia, criteri che richiedono di utilizzare le risorse umane interne all’ente e di ridurre gli incarichi esterni”.
Barbara Politi