L’ennesimo rogo scoppiato domenica scorsa ha destato preoccupazione nei residenti dell’area per le condizioni della stessa. Una situazione da tempo denunciata
Un incendio sviluppatosi tra via San Vincenzo De Paoli e via Della Consolata, nei pressi dell’ospedale Santa Caterina Novella, ha tenuto impegnati, nella tarda mattinata di domenica, per circa un’ora, due autobotti della protezione civile di Galatina e Soleto. La solita sterpaglia che ha preso fuoco, ma ad aggravare la situazione la consueta discarica abusiva che con i suoi copertoni bruciati ha reso l’aria irrespirabile. “Il fuoco può essere contenuto, ma il problema è il fumo”, dichiara a caldo, anche qui è il caso di dirlo, Vito Murrone, comandante della Protezione Civile di Galatina.
Difficile stabilire le cause dell’incendio, l’ennesimo dell’estate e occasione per una “tirata d’orecchi” all’Amministrazione comunale. “Si sapeva che prima o poi sarebbe successo -afferma seccamente Francesco Sabato, consigliere Pdl- da tempo ho denunciato il pericolo a polizia municipale, assessori, dirigenti Csa. Avevo sottolineato l’urgenza di un intervento anche in Consiglio comunale. Nessuno ignorava che la zona era invasa da erbacce e rifiuti. La Csa ha ripulito il bordo strada, in una zona di diversi ettari. I cittadini devono sapere che parte della zona in stato di abbandono è di proprietà del comune e che la responsabilità di un incendio o di un incidente, vista la vicinanza alle case, sarebbe del governo della città. Forse sono mancati gli spiccioli per chiamare una ditta a bonificare l’intera area? L’ex Sindaco Antonica firmò una delibera con cui si obbligavano i proprietari dei terreni vicini al centro abitato a tenerli puliti per non incorrere in sanzioni e in procedimenti di tipo penale: perché non metterla in atto? Il terreno che ha preso fuoco era pieno di copertoni e, una volta domato l’incendio sono comparse montagne di macerie. Anche su viale Don Bosco è alta la possibilità di un incendio, proprio sul terreno, anche questa volta comunale, dove sorgerà l’asilo e, come se non bastasse, tra poco nella zona sarà installato un ripetitore per telefonia cellulare. Sarebbe dovuto sorgere in un altro posto, ma i residenti hanno protestato e il comune lo ha collocato su un terreno destinato a verde pubblico”. Insomma, tra sterpaglie, discariche a cielo aperto e onde elettromagnetiche, da quelle parti i residenti non devono passarsela granché bene.
(M.M.)