La Regione Puglia stanzia un milione di euro per la riqualificazione della zona industriale. I restanti tre milioni saranno a carico del Comune attraverso risorse proprie o project-financing
Il progetto “L’industria tra gli ulivi”, una delle opere pubbliche più importanti programmate in ambito locale dell’ultimo decennio per la riqualificazione della zona industriale, incassa il primo consistente finanziamento. Si tratta di un milione di euro che la Regione Puglia ha assegnato al Comune di Casarano, fra gli enti inseriti nella graduatoria provvisoria del bando “Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi”. Tale bando fa parte della manovra anticrisi della Regione che, oltre a permettere di completare tante zone industriali, allo stesso tempo cerca di sostenere il settore edile che sta risentendo della crisi.
Il progetto totale costerà quasi 4 milioni di euro e la parte non coperta dal finanziamento regionale sarà a carico del Comune attraverso l’utilizzo di risorse proprie o il ricorso a un bando di project-financing. “La disponibilità di una zona industriale, con adeguate infrastrutture, è la condizione essenziale per sostenere lo sviluppo dell’economia cittadina e del comprensorio produttivo di riferimento -spiega il sindaco, Ivan De Masi-. Quest’opera, quando sarà terminata, darà la possibilità alle imprese di cominciare la loro attività in un’area industriale completa di tutti i servizi, anche quelli tecnologicamente avanzati, primo fra tutti la banda larga che come tutti sanno è un servizio imprescindibile per le imprese”. “È importante aver ottenuto questa prima parte di finanziamento -aggiunge l’assessore alle Attività Produttive, Francesca Fersino– perché possiamo avviare le prime opere di urbanizzazione. Il nostro obiettivo è anche quello di ridurre il prezzo dei lotti. Cercheremo di finanziare il resto dell’opera intercettando risorse esterne per consentire ad un bilancio ingessato di erogare un intervento indispensabile per la speranza di uno sviluppo economico futuro”.
L’area interessata al progetto si estende per 39 ettari, la maggior parte dei quali è riservata per l’insediamento di opifici mentre la rimanente è destinata alla costruzione di attività ricettive, di attrezzature sportive, di attrezzature ed impianti di interesse generale e per la sistemazione di parcheggi e verde attrezzato.
Daniele Greco