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Alienazione o valorizzazione: ecco tutti i “gioielli di famiglia”

La Provincia di Lecce ha avviato la procedura per la vendita di alcuni beni del suo patrimonio immobiliare e per la valorizzazione di quelli poco utilizzati o in stato di abbandono 
 
Ci riprova la Provincia di Lecce, con un Piano di Alienazione e Valorizzazione immobiliare che dovrebbe essere approvato, contestualmente al bilancio, il prossimo 28 aprile. La Giunta ha deliberato l’elenco di immobili oggetto dell’intervento, ai sensi dell’articolo 58 della Legge 133/2008, ora al vaglio del dirigente del Settore Edilizia e Patrimonio, l’ingegner Rocco Merico. L’elenco dei beni è la fase propedeutica per la formulazione e l’approvazione del Piano che dovrebbe rimpinguare le casse della Provincia e rivitalizzare quella parte del patrimonio che oggi è male utilizzata. Alcuni immobili erano già stati oggetti di asta, andata deserta, ragion per cui oggi sono aperte le trattative private che ribassano il valore del 10%. 
Aprono l’elenco gli uffici della Provincia, ubicati in via Botti a Lecce. Valore stabilito, per una superficie di 7.397 mq, pari a 7.300.548,97 euro e il fabbricato sarà alienato con la formula della permuta. In sintesi l’aggiudicatario dovrà fornire all’ente un immobile, di valore pari o superiore a quello oggetto della permuta, l’eventuale differenza sarà corrisposta in denaro, da adibire a sede unica degli uffici della Provincia. Con la formula della permuta sono stati elencati: il Provveditorato agli Studi in via Cicolella a Lecce (valore stimato 6.103.606,22 euro) e l’ex Istituto Nautico in piazza Malta a Gallipoli, con un valore in corso di quantificazione. Nell’elenco troviamo autentici gioielli: l’ex Convento dei Cassinesi (piano terra e ammezzato, escluso il locale di Corso Vittorio Emanuele n. 68) ubicato tra via Rubichi, Corso Vittorio Emanuele, via Antoglietta valutato 11.922.067,36 euro che, nelle intenzioni dell’Amministrazione provinciale, dovrebbe essere oggetto di valorizzazione. Oggetto di vendita è anche il Complesso “La Badessa” situato sulla provinciale Squinzano-Casalabate, stimato 5.045.241,42 euro, come pure Castello Pio in via XX settembre n. 23 a Casarano, quantificato “appena” 1.758.974,40 euro. Valorizzato l’ex Convento Frati Francescani Riformati in via Pasca a Gallipoli, attualmente locato con affitto simbolico alla parrocchia e valutato 2.848.662,12 euro. Valorizzata la bellissima Masseria Torcito (nella foto), che quota 4.799.319,08 euro, e il complesso dell’Abbazia di Cerrate (esclusi la chiesa e il portico) stimato 3.217.862 euro. 
Saranno alienati, se il Piano di Alienazione e Valorizzazione immobiliare sarà approvato e ci saranno compratori con tali disponibilità finanziarie, Villa Anna a Santa Cesarea Terme (stimata 2.081.920 euro), l’Azienda Agricola Scarciglia in largo San Pietro a Minervino (2.881.056,86 euro). Villa Salento in via Vercelli a Lecce (1.539.976,10 euro), l’ex Cnos in via dei Salesiani a Lecce (6.225.770,26 euro); Villa San Souci sulla provinciale Lecce – San Pietro in Lama (4.052.977,93 euro), il Deposito-box in viale Marche a Lecce (valore di stima: 170.182,74 euro).
Diversa la questione dell’immobile che ospita gli uffici della Questura di Lecce, stimato 5.104.475,89 euro, e della Caserma dei Vigili del Fuoco, che insiste su un lotto di circa 9.214 mq, situata in viale Grassi a Lecce, valutata 1.992.000 euro. Entrambi oggetto di due aste, andate deserte, oggi sono in vendita a trattativa privata tra Provincia di Lecce e Ministero dell’Interno, il quale per la Questura ha già dichiarato di non essere interessato all’acquisto mentre per la Caserma dei Vigili del Fuoco ha avviato la procedura di valutazione della congruità del prezzo. Attualmente il Ministero corrisponde alla Provincia un affitto annuo di poco più di 50mila euro, comunque erosi dalle spese di manutenzione dell’immobile. 
 
Maddalena Mongiò