L’assenza di fondi impedisce l’istituzione di un servizio navetta per l’accesso alla Baia riservato ad anziani e portatori di handicap
Nel numero di Belpaese dell’8 agosto 2009 abbiamo dato, con grande piacere ed entusiasmo, la notizia di un’interessante iniziativa dell’Amministrazione comunale neretina, volta a garantire l’accesso, anche ai disabili ed agli anziani, ad uno dei tratti più impervi ed allo stesso tempo più affascinanti della costa: la Baia di Porto Selvaggio. Per chi non fosse pratico del luogo, facciamo presente che l’accesso a questo piccolo paradiso naturale può avvenire o attraverso una lunga e tortuosa scala di pietra, che va dalla Torre di Santa Caterina alla caletta, oppure affrontando una ripida ed impervia discesa che parte dalla litoranea e punta verso il mare: in sostanza due percorsi assolutamente impraticabili per chiunque abbia difficoltà deambulatorie.
La scorsa estate, l’allora assessore all’Ambiente, Mino Natalizio, riuscì ad ottenere, dal Ministero competente, l’approvazione di un progetto volto a risolvere questo annoso problema. In base a tale progetto, a partire dalla stagione 2010, un servizio navetta avrebbe garantito la discesa al mare per tutti i soggetti impossibilitati ad effettuarla in modo autonomo. Una nobile iniziativa che accolse un consenso unanime, anche perché contemperava le esigenze delle persone coinvolte con la necessaria tutela del paesaggio da qualsiasi forma di intervento invasivo. Già allora, tuttavia, sottolineammo come fossero latenti “remore e timori sull’effettiva realizzazione” del progetto. Tali previsioni, purtroppo, sono state confermate. Chiedendo infatti lumi sulla vicenda allo stesso sindaco, Antonio Vaglio, abbiamo ottenuto la non auspicata conferma che “molto probabilmente il progetto non sarà realizzato per l’assenza dei fondi necessari”. Il primo cittadino ci ha assicurato che farà tutto quanto in suo potere per permettere l’avvio del servizio navetta, ma le effettive possibilità di realizzazione sono estremamente basse. Una presa di posizione onesta, che tuttavia non riduce la gravità della vicenda.
Nella stagione che sta per cominciare, alcuni dei luoghi di mare più affascinanti continueranno ad essere preclusi per tante, forse troppe, persone. Per loro, anche quest’anno, Porto Selvaggio sarà un luogo bello, ma impossibile.
Alessio Palumbo