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Michele Rizzi

Sanità

“Gli scandali nella sanità ci sono stati a destra e a sinistra e noi ci batteremo contro la privatizzazione strisciante e per la pubblicizzazione di tutto il settore. Per la sanità l’auspicio è l’eliminazione della convenzione pubblico-privato. Con Vendola abbiamo assistito alla privatizzazione della sanità ed alla delocalizzazione dell’azienda. È necessario separare il pubblico dal privato e scongiurare il padronato nelle politiche sociali. per una sanità pubblica, efficiente e gratuita: organizzazione di un nuovo piano di assunzioni, eliminazione di tutte le convenzioni ai privati che hanno stretto la sanità pugliese in una morsa clientelare e affaristica, abolizione di tutti i ticket di compartecipazione alle spese sanitarie. La sanità pubblica pugliese è stata tradita dalle promesse non realizzate del presidente uscente Vendola e distrutta da un sistema di convenzioni private che rende sempre più difficile ai ceti più deboli accedere alle cure”.
 
Lavoro
“Il lavoro è la priorità delle famiglie pugliesi. Bisogna chiedere conto al padronato di tutti i finanziamenti recepiti e utilizzati per fare profitto, mentre le fabbriche chiudono perché le attività vengono de localizzate Vogliamo requisire le aziende e darle in gestione agli operai. Con i fondi pubblici, poi, abbiamo intenzione di finanziare il reddito sociale e stabilizzare tutti i lavoratori precari. Il padronato in Puglia ha usufruito di ricchissimi finanziamenti pubblici dai governi di entrambi gli schieramenti. Hanno aperto fabbriche, sfruttato manodopera e territorio e poi sono scappati all’estero con i profitti fatti in questi anni, lasciando migliaia di lavoratori senza lavoro e reddito.  Il sottoscritto e Alternativa comunista dicono basta.  Adesso è l’ora del risarcimento sociale per i lavoratori!  Il consenso al sottoscritto e ad Alternativa comunista ci porterà a chiedere al padronato la restituzione dei soldi pubblici e poi all’esproprio delle fabbriche per farle gestire ai comitati autorganizzati degli operai, dalla Franzoni di Trani all’Adelchi di Tricase e della Copersalento. La crisi la debbono pagare loro e non i lavoratori”.
 
Energia e ambiente
“Ci battiamo per il rispetto all’ambiente, propugnando una forte opposizione di piazza e lo sciopero generale contro la nuclearizzazione del territorio pugliese; bisogna cessare la costruzione di nuove centrali per la produzione di energia a partire dall’impianto turbogas a Modugno, dal rigassificatore a Brindisi e dalle numerose centrali a biomasse in via di progettazione (infatti la Puglia produce più del doppio del fabbisogno energetico necessario); stop alle ricerche petrolifere al largo di Monopoli votate dalla giunta Vendola; siamo a favore della ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese. Faccio parte del coordinamento ‘Acqua bene comune’ e avverto con dispiacere la profonda indifferenza di Vendola nei confronti di questa problematica. Vendola ci ha ricevuto soltanto negli ultimi mesi a ridosso della campagna elettorale, dopo quattro anni di rinvii. Occorre un piano rifiuti con raccolta differenziata porta a porta pubblica fatta dai Comuni. No ai termovalorizzatori e inceneritori. Riconversione delle industrie inquinanti”.