E’ pari a circa 7 milioni di euro il finanziamento a favore delle fasce più deboli
Un percorso delicato, complesso ed articolato, avviato all’inizio di dicembre 2009, è finalmente giunto ad una proficua conclusione. Dopo un fitto calendario di incontri con enti, associazioni, soggetti del terzo settore e parti sociali, si è arrivati alla definizione e all’approvazione di un documento concreto, capace di incidere in modo efficace su talune fasce di cittadinanza spesso dimenticate o abbandonate a loro stesse. Il documento cui facciamo riferimento è il Piano Sociale di Zona per il triennio 2010/2012 dell’Ambito territoriale n°3 di Nardò, approvato e finanziato nei giorni scorsi per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro. Un finanziamento eccezionale, che ha come principali fruitori i contesti sociali più deboli, quali i minori, gli extracomunitari, i disabili e gli anziani.
Ad inizio dicembre, il comune di Nardò, capofila per l’intero ambito territoriale formato da Galatone, Copertino, Leverano, Porto Cesareo e Seclì, ha avviato, in collaborazione con gli altri comuni, un processo di concertazione e definizione di un Piano Sociale di Zona. Il fine principale dei quattro tavoli tematici istituiti (Famiglia e Minori, Anziani e Disabili, Salute mentale e Prevenzione delle dipendenze, Contrasto alla povertà e Immigrazione) e delle altre iniziative avviate, è stato quello di definire, progettare e realizzare degli interventi concreti volti a favorire l’inclusione sociale, l’integrazione, la creazione ed il miglioramento di servizi rivolti ai contesti sociali più “isolati” dal punto di vista economico.
Dopo circa tre mesi di dibattiti, proposte e controproposte, si è infine giunti all’approvazione del nuovo piano da parte della Conferenza dei Servizi, dopo la preventiva convalida del Consiglio Comunale. Come dichiarato dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Nardò, nonché presidente del Coordinamento Istituzionale, Carlo Falangone, “ben 7 milioni di euro saranno stanziati per realizzare un ampio ed integrato sistema di welfare locale, rivolto alle categorie sociali più deboli quali minori, anziani, disabili ed extracomunitari. L’impegno dei comuni coinvolti è stato di estremo rilievo, basti pensare al fatto che il 40% del denaro stanziato è di provenienza municipale. A questi ingenti fondi, inoltre, si aggiungono altri 3 milioni di euro derivanti dal Piano di Investimenti per Infrastrutture Sociali finanziato dalla Regione Puglia che, a sua volta, porterà alla creazione, nel complesso dell’ex mattatoio comunale, di un centro diurno per disabili.” In tutto 10 milioni che, se ben sfruttati, potranno garantire un graduale processo di integrazione sociale e di recupero per quelle che, finora, sono state spesso considerate come aree sociali marginali. Non nasconde la propria soddisfazione il sindaco Antonio Vaglio che ha definito il nuovo Piano Sociale di Zona come “lo strumento più importante a disposizione dei Comuni per l’attuazione delle politiche sociali a favore delle fasce più deboli della popolazione. Grazie alle risorse del Piano, sarà possibile fornire risposte concrete alle situazioni di bisogno e potenziare la quantità e qualità dei servizi alla persona sul nostro territorio”. In sostanza: un impegno concreto per chi ha più bisogno.
Alessio Palumbo