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Bari vuole scippare Lecce del Premio Barocco

Giunto alla quarantunesima edizione il famoso premio rischia di dover traslocare ancora una volta. Antonio Gabellone e il sindaco di Lecce Paolo Perrone non vogliono farselo scappare, ma Bari e la Sicilia premono per acquisirlo
 
Tempi duri anche per i premi. Da Gallipoli a Lecce e da Lecce? Sarà Bari il prossimo palcoscenico del Premio Barocco? Quarant’anni lo scorso anno, ma non li dimostra. Scaduto il contratto che l’ha legato per tre anni a Lecce, capitale del barocco, pare che il premio approderà nel capoluogo pugliese. A raffreddare gli entusiasmi dei baresi arriva il “fermi tutti” di Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce che ha ribadito la ferma volontà di non mollare il prestigioso spettacolo che, ormai è tradizione, apre la stagione estiva della Rai. Nessun accordo è stato siglato e la società del Patron del premio, Fernando Cartenì, incontrerà a breve Antonio Gabellone e il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, per verificare la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto e prepararsi per una serata a fine maggio. Non solo Bari, anche la Regione Sicilia ha proposto la sua candidatura per ospitare il premio. Se non si chiuderà l’accordo con Lecce, dovrebbe averla vinta il capoluogo pugliese che ha proposto due location e una data: 11 giugno al teatro Petruzzelli o nell’area Marisabella. Il Patron ha più volte manifestato disagio per la scarsa attenzione riservata dalle istituzioni al premio. È convinto, Fernando Cartenì, che la vetrina mediatica accesa attorno al Premio Barocco sia stata il volano che ha favorito la crescita turistica del Salento. D’altra parte le risorse e le attese che gravitano attorno alla Notte della Taranta e agli eventi che fanno da cornice al clou di questo spettacolo, hanno da sempre suscitato le recriminazioni di chi, occupandosi di spettacolo, deve “elemosinare” sponsorizzazioni e patrocini largamente monopolizzati dalla notte in cui si celebra la grande tradizione salentina. 
Dal 1969, quando un comitato promotore guidato da Fernando Cartenì ha ideato il premio, per celebrare i grandi del mondo dello spettacolo, della musica, della cultura, del cinema, della scienza, dello sport e dell’ imprenditoria, la Galatea, la statuetta in bronzo raffigurante una delle ninfe del mare è andata nelle mani di Pavarotti, Bocelli, Feltri, Depardieu, Sordi, Zichichi, per citarne alcuni tra i tanti.  Il legame tra Lecce e il Premio Barocco sembrava sancito lo scorso anno con la celebrazione della quarantesima edizione. Per la conduzione la Rai puntò su Carlo Conti affiancato da Bianca Guaccero, Stefania Rocca, Emanuela Aureli e Monica Setta. Il Comitato scientifico e di qualità del Premio, presieduto dal Rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia, individuò nella campionessa olimpica e mondiale di scherma, Valentina Vezzali, il personaggio sportivo da premiare. Per i quarant’anni del premio la Galatea fu coniata in oro e omaggiata a un grande tripudio di celebrità tra cui: Claudia Cardinale, Renzo Arbore, Gigi D’Alessio, i Pooh per  celebrare Luciano Pavarotti in presenza di sua moglie Nicoletta Mantovani. È dal lontano 1998 che la Rai trasmette dal Salento: da Gallipoli prima che lo ha visto nascere e crescere per approdare poi a Lecce nell’area Carlo Pranzo. Continuerà a essere trasmesso dalla Rai, questa è l’unica certezza.