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La Puglia in Palio

Scaduto il termine per la presentazione delle liste, adesso i tre candidati alla guida della Regione Puglia sfrutteranno ogni possibilità per prevalere nel turno unico del 28 e 29 marzo in cui il vincitore. Con ogni probabilità il vincitore sarà incerto sino all’ultimo voto
 
 
Tra le polemiche giornaliere, gli ospiti illustri e la guerra dei sondaggi, i candidati alle regionali 2010 ora fanno sul serio. A meno di un mese dalle elezioni, appuntamento il 28 marzo, al bando il fair play e si comincia a fare sul serio. Ecco allora che Fabrizio Cicchitto, volato a Bari in sostegno di Rocco Palese, ravviva lo scontro prendendosela prima col centro sinistra: “troppi magistrati nelle liste sono un’anomalia” dice il capogruppo Pdl alla Camera dei Deputati che poi si rivolge direttamente a Nichi Vendola, chiamandolo populista. Cicchitto non risparmia nemmeno Adriana Poli Bortone, unendosi al coro degli ex compagni di partito o perlomeno di coalizione che accusano la senatrice di remare contro il centro destra, definendola “quasi subalterna al centro sinistra”. La freccia è scoccata e Vendola ribatte immediato: “Tra le guardie e i ladri, preferisco le guardie -dice il presidente, che in merito all’accusa di populismo aggiunge – Se populista significa consentire ai cittadini di Taranto di respirare un’aria più pulita, significa ribadire il nostro no all’energia nucleare e alle trivellazioni nel nostro mare, significa dare ai giovani pugliesi la possibilità concreta di programmare il loro futuro, significa stabilizzare migliaia di precari, significa avere a cuore la sorte del popolo pugliese, allora sì, sono più che contento di essere populista». Più dura la Poli, che non perde l’occasione di prendersela con l’acerrimo nemico Raffaele Fitto: «Il presidente Cicchitto ripete parole non sue quando mi accusa di cedimenti a sinistra: la mia storia e la linearità della posizione politica di quest’ultimo anno lo smentiscono». Lo dichiara Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia, per il movimento Io Sud, Mpa e Udc, replicando al presidente dei parlamentari del Pdl che oggi a Bari l’ha accusata di essere diventata subalterna al centrosinistra. “Forse Cicchitto -sostiene la fondatrice di Io Sud- non sa che chi ha voluto spaccare il fronte moderato in questa regione è il suo collega di partito Fitto: quando a dicembre scorso il ministro chiese a Io Sud la disponibilità a immaginare un percorso comune, la nostra risposta è stata immediata. Poi però è stato chiaro fin da subito che di una proposta di resa incondizionata si trattava, e non di una ipotesi di alleanza”. Intanto la Fabbrica di Nichi pubblica il sondaggio della Swg che vede Nichi Vendola avanti a Rocco Palese con una forbice di sei-due punti percentuale. Sull’esito della ricerca condotta dall’istituto di Trieste su 3000 pugliesi nella seconda e terza settimana di febbraio si scaglia il vicecoordinatore del Pdl pugliese Antonio Distaso: “La guerra dei sondaggi non ci appassiona ma se SWG e la Fabbrica di Nichi ci danno al 43 percento vuol dire che siamo almeno al 50 e abbiamo vinto le elezioni” dice il deputato. Intanto, dopo la morte a Kabul di Piero Antonio Colazzo, Rocco Palese ha deciso di non prendere parte al confronto con gli altri candidati organizzato dall’Università degli Studi di Foggia per essere presente ai funerali di Stato che si sono tenuti contemporanemente a Galatina. «Ho riflettuto a lungo -ha spiegato Palese- infine ho deciso che oggi la politica e la mia agenda hanno il dovere di fermare le lancette dell’orologio dalle 15 alle 18 per onorare un servitore dello Stato, un eroe del Salento, della Puglia, dell’Italia».